Santa Cesarea Terme
Nella splendida cornice del Canale di Otranto dalle acque limpidissime, si erge un borgo antico dal fascino multiforme: Santa Cesarea Terme.
A 50km da Lecce, situata sulla costa sud-orientale del Salento, rappresenta una delle mete salentine più ambite dai viaggiatori in cerca di relax e benessere. Questo grazie anche alle acque termali benefiche che sgorgano dal sottosuolo che sono, infatti, un vero elisir di bellezza e di salute.
Centro storico di Santa Cesarea Terme
Alla bellezza della costa rocciosa a picco sul mare, si uniscono le suggestioni di un centro abitato dalle atmosfere liberty e del rinomato stabilimento termale. Nella fascia intermedia si scopre il caratteristico abitato costeggiato da bellissime ville, tra cui Villa Sticchi e Villa Raffaelli, mentre, nella parte alta, con le campagne circostanti dove potrete ammirare numerosi vigneti e uliveti, la quale custodisce alcuni siti di elevato interesse storico e paesaggistico come la trecentesca Chiesa Madre del Sacro Cuore.
Salendo ulteriormente la collina, raggiungerete un boschetto di pini d’Aleppo dove si trovano anche un piccolo parco giochi per i più piccoli e il Belvedere raggiungibile con una piacevole passeggiata. Qui ammirerete in un solo sguardo l’intera costa fino a Leuca e, nei giorni in cui il cielo è più terso, sono ben visibili dall’altra parte del mare le alte montagne albanesi.
Storia di Santa Cesarea Terme
Ufficialmente, Santa Cesarea Terme nasce come comune autonomamente amministrato soltanto nel 1913. Questo splendido comune del Salento è sbocciato tardi, per via dei numerosi attacchi da parte dei Saraceni lungo le coste.
Nel Cinquecento i continui scontri allontanavano la popolazione, e resero difficile la creazione di un centro urbano. Solo nell’Ottocento le grotte e le acque sulfuree dalle proprietà curative, furono riscoperte, trasformando Santa Cesàrea Terme in una rinomata stazione idrotermale, adornata da splendide ville nobiliari e borghesi. Nel tempo, a cavallo tra Ottocento e Novecento, il borgo crebbe tanto da diventare più grande dei centri vicini e nacque così il bisogno di avere adeguata amministrazione.
Le leggende popolari
Le benefiche acque sono anche le protagoniste di alcune delle più affascinanti leggende della tradizione popolare.
La città prende il nome dalla sua Santa Patrona; la tradizione popolare racconta che Cesaria Vinciguerra nacque nel XIV secolo. La Santa perse la madre che era ancora adolescente, e per fuggire alle inappropriate attenzioni del padre si rifugiò in una grotta della marina di Castro, sotto un colle roccioso presso Otranto, attorno al quale poi nacque il paese. Il padre nel tentativo di rapirla fu inghiottito dalle onde, e da allora una sorgente di acqua sulfurea sgorga proprio da quel punto. La giovane donna decise comunque di continuare la sua vita in quella grotta, votata a una totale dedizione a Dio. Dopo la sua morte, fu eretta una chiesa dove i pellegrini potessero recarsi in pellegrinaggio.
Secondo un’altra leggenda, le acque di Santa Cesarea avrebbero, invece, origini mitologiche legate alla sconfitta sui Campi Flegrei dei Leuterni da parte di Ercole. Alcuni di questi giganti, che si dice fossero temprati nel fuoco e nello zolfo, riuscirono a fuggire al semidio e a nascondersi nelle grotte salentine della zona di Santa Cesarea, all’interno delle quali, dalla dissoluzione nell’acque delle sostanze generate dai loro corpi in decomposizione, nacquero le sorgenti sulfuree.
Terme di Santa Cesarea
Se Santa Cesarea Terme è diventata, in un certo senso, la capitale del wellness salentino è grazie alle sue benefiche acque salso-bromo-iodiche-solfuree-fluorurate che sgorgano da quattro grotte marine naturali (chiamate Fetida, Sulfurea, Gattulla e Solfatara) ad una temperatura di circa 30 gradi.
Questo tipo di acque vengono considerate un vero e proprio patrimonio dal punto di vista medico in quanto vantano elevate proprietà terapeutiche. Si rivelano particolarmente efficaci nella cura delle patologie alle vie respiratorie, sono in grado di alleviare dolori e disturbi dell’apparato muscolo scheletrico, trattamenti delle patologie dell’epidermide, sino ai bagni e ai massaggi, e grazie alla presenza del bromo, vantano effetti sedativi utili in caso di stress, affaticamento, agitazione ed insonnia e, da qualche anno, sono impiegate anche nell’ambito della medicina estetica.
Presso la struttura è, inoltre, possibile godere di speciali trattamenti che, oltre alle acque e ai fanghi, sfruttano anche altri prodotti naturali a chilometro zero. Da provare lo scrub all’olio e foglie d’ulivo, il trattamento a base di miele e vino Negramaro oppure di sale marino, e le docce termali.
Inoltre sono presenti dei stabilimenti balneari:
- il Caicco un lido storico, terrazzato a più livelli su una scogliera a picco sul mare.
- La Piscina Sulfurea, con una splendida piscina di acque termali a 30° con vista e accesso al mare, facilmente accessibile grazie ad una scala scavata nella roccia che permettono di godere allo stesso tempo di tutti i piaceri e i benefici delle cure termali e di una vacanza balneare.
Eventi
- Tra gli eventi di Santa Cesarea Terme quello più importante, nel mese di luglio, è la “Notte blu”. Una versione alternativa delle tradizionali notti bianche, con negozi e diverse strutture museali aperte. Caratterizzata in questo caso dal tema del risparmio energetico, viene infatti celebrata in una notte di luna piena, e quindi naturalmente più luminosa. L’intera notte è animata da una serie di spettacoli, opere teatrali, artisti di strada, cabaret e degustazioni di piatti tipici.
- La Santa Patrona, che dà anche il nome alla città, è particolarmente amata. Ogni anno l’11 e il 12 settembre si tiene la Festa Patronale di Santa Cesarea Vergine. La celebrazione inizia con una processione che si snoda tra le strade della città, e prosegue in mare, con la benedizione delle onde e un corteo di imbarcazioni che arriva fino alla grotta dove si dice che la Santa abbia trascorso gran parte della sua vita, votata alla preghiera.
- Da non perdere il Palio di Santa Cesarea, durante il quale viene premiato il miglior vogatore di “voga alla veneta” (consiste nel vogare in piedi per vedere se c’è sufficiente fondale per la navigazione). Non mancano spettacolari fuochi d’artificio, degustazioni e la tradizionale “pizzica salentina”.
Baia dei Turchi
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