Pallone di Gravina
Il Pallone di Gravina è un formaggio semiduro a pasta cruda filata, prodotto con latte bovino intero crudo proveniente dagli allevamenti dal bacino della Murgia Alta e della Fossa Bradanica. Sostanzialmente è un caciocavallo senza testina e dalla forma tondeggiante che si produce da gennaio a marzo ed è ottimo dopo tre mesi di stagionatura. Il suo peso va da 1 a 10kg.
Originario dell’area di Gravina, da cui prende il nome, attualmente è prodotto nella zona di Gravina in Puglia, di Matera e della Murgia Alta.
Preparazione del formaggio
Il latte col quale viene preparato questo particolare formaggio murgiano proviene da bovini di razza podolica. La sua storia è abbastanza antica, essendo già noto al tempo del Regno delle Due Sicilie, considerato come uno dei formaggi più popolari dell’Italia meridionale.
La tecnica di produzione del Pallone è analoga a quella del caciocavallo.
- Al latte viene aggiunto il caglio liquido di vitello o in pasta di agnello o di capretto.
- Una volta formata la cagliata, tagliata a fettine, si fila con acqua calda, poi la si raccoglie e la si fa stazionare sul “tompagno”.
- E’ in questa fase che al formaggio viene data la sua caratteristica forma sferica.
- La fase successiva prevede la salatura in salamoia, dopodiché i palloni sono posti ad asciugare un paio di settimane e poi messi ad asciugare in cantina.
La scorza del pallone risulterà così dura, liscia, robusta, di colore paglierino che tende al castano o al grigio-bruno nelle forme più stagionate; la pasta è filata, cruda, liscia, di colore paglierino che tende al dorato con la stagionatura, con eventuale leggera occhiatura.
Come consumare il Pallone di Gravina
Può essere consumato fresco già dopo circa 3 settimane, ma è soprattutto apprezzato se stagionato almeno 3 o 4 mesi. In questo modo la stagionatura gli farà acquisire una piacevole nota di piccantezza.
Il Pallone di Gravina, che oggi rientra tra i prodotti tradizionali regionali, viene mangiato generalmente negli antipasti o in mezzo al panino assieme alla mortadella e talvolta viene anche fatto sciogliere su alcune pietanze per dare loro maggior sapore.
Oggi questo prodotto caseario è diventato anche un presidio Slow Food, per tutelarne la tipicità e salvaguardarne la qualità.
Pane di Altamura
Un pane nato e pensato per soddisfare le esigenze di pastori e contadini per cui era un alimento essenziale e quotidiano. Essi, infatti, dovevano a volte stare per parecchi giorni lontani da casa, nelle masserie, le tipiche fattorie che sorgevano e sorgono tuttora, nel contado intorno alla città.
Burrata pugliese
Questo tipico formaggio pugliese viene prodotto su tutto l’arco dell’anno, seguendo delle modalità di preparazione di tipo artigianale, che lo rendono uno degli esempi più significativi dell’arte casearia di questa regione del Mezzogiorno.
Olio extravergine d’oliva pugliese: l’eccellenza made in Puglia
L’olio extravergine d’oliva è un vero vanto per la Puglia, tanto conosciuto in Italia quanto nel resto del mondo come un prodotto davvero eccezionale che riesce ad esaltare ed arricchire qualsiasi pietanza ma è buonissimo anche gustato con una semplice fetta di pane.