Otranto: il paese più orientale d’Italia

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Otranto situata sulla costa adriatica, è il comune più orientale d’Italia, in cui si dice vi è il punto di separazione tra mar Adriatico e mar Ionio, quasi un ponte fra Oriente e Occidente. Nelle giornate più limpide è possibile intravedere dalla costa le montagne dell’Albania, distanti solo 70 miglia marine.

Lungomare di Otranto
Lungomare di Otranto ©EunikaSopotnicka via Canva

Il centro storico di Otranto

La città affonda le sue radici in epoche antichissime, che hanno lasciato tra le sue strade importanti testimonianze storiche a artistiche, oggetto di ammirazione per curiosi e turisti.

Otranto si sviluppa attorno all’imponente Castello Aragonese e alla Cattedrale normanna terminata e aperta al culto nel 1088, con la sua notevole dimensione è da ritenersi la chiesa più grande di Puglia.

Passeggiando tra le strade, i vicoletti, i suggestivi monumenti e la magia del centro storico, le conferiscono un fascino ineguagliabile.

La città è in grado di offrire numerosi luoghi di interesse sia di giorno che di notte. È possibile infatti trascorrere le ore diurne nelle meravigliose spiagge che percorrono la costa orientale salentina per circa 20km.

otranto castello aragonese
Castello Aragonese di Otranto ©Jacek_Sopotnicki via Canva

Le baie più belle

Numerose sono le baie che vi si susseguono a Otranto:

  • Torre Sant’Andrea, formata da un’insenatura sabbiosa, dopo la quale segue una costa caratterizzata da alte scogliere immerse nella macchia mediterranea.
  • Conca Specchiolla la costa si presenta alta e rocciosa, con piccole insenature di sabbia. Dopo poco è possibile raggiungere Frassanito, località munita di campeggio con una lunga spiaggia sabbiosa nota per essere ritrovo di molti surfisti.
  • La Baia dei Turchi è il luogo dove, secondo la leggenda, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell’assedio del XV secolo. La baia, appartiene alla pregiata Oasi protetta dei Laghi Alimini, uno degli ecosistemi più importanti del Salento e della Puglia.
  • Baia di Santo Stefano, si presenta rocciosa con una piccola spiaggia e con molta vegetazione.
  • Su Baia dell’Orte con vista sul Capo d’Otranto, o Punta Palascia, il punto più orientale d’ Italia, si apre una scogliera a picco sul mare. Qui, vi è collocato un faro il quale costituisce il punto di accesso alla “Grotta dei Cervi”, insenatura naturale costiera. Inoltre, la notte di San Silvestro si può assistere alla prima alba dell’anno sulla penisola italiana.

Un luogo da non perdere nelle vicinanze di Punta Palascia sono le Cave di Bauxite, un giacimento di estrazione mineraria ormai dismesso in cui si è formato un laghetto verde smeraldo. Il colore dell’acqua crea un contrasto molto affascinante con le pareti rocciose circostanti, che brillano di un bel rosso intenso.

Cava di Bauxite, Otranto
Cava di Bauxite, Otranto ©staraldo via Canva
  • Porto Badisco è una nota località balneare, meta turistica di notevole interesse storico-paesaggistico, dista 35 km da Lecce, 8 km da Santa Cesarea Terme e 15 km da Castro.

Otranto è diventata nel giro di pochi anni, una delle destinazioni più ricercate delle Puglia, dove è possibile trovare tutto l’occorrente per una vacanza perfetta: oasi naturali, meravigliosi monumenti, sapori unici, tanta movida e naturalmente l’immancabile calore della gente del sud.

Tra le più note località turistiche estive del Salento, Porto Cesareo è sicuramente una delle più amate. Si trova sulla costa jonica del Salento ed è caratterizzata da chilometri di spiagge cristalline e dune naturali in cui si respira un’atmosfera quasi caraibica.

Il clima è particolarmente clemente regalando estati calde, umide e siccitose ed inverni freschi e ventilati.

porto cesareo
Porto Cesareo lungomare ©www.turismo.puglia.it

Porto Cesareo: tra attrazioni, spiagge ed eventi

Di fronte il lungomare di Porto Cesareo si erge un arcipelago di isolotti. Tra questi il più conosciuto è la cosiddetta “Isola dei conigli” la quale si può raggiungere attraverso un apposito servizio in barca. La località infatti è dotata di un piccolo porticciolo che ospita anche il mercato del pesce e diverse imbarcazioni.

Nei territori spiccano anche le suggestive torri d’avvistamento, conservate in ottimo stato, tra cui Torre Cesarea, Torre Chianca e Torre Lapillo.

Il paese e l’area costiera sono ricchi di piccoli locali, bar e ristoranti dove poter godere degli squisiti piatti tipici pugliesi, oltre che a numerosi hotel e villaggi turistici.

Per quanto riguarda gli eventi, spesso questi, ruotano intorno a ciò che viene organizzato negli stabilimenti balneari, con tante offerte diverse per andare incontro ai diversi gusti dei turisti.

La manifestazione religiosa più importante è quella in onore di Santa Cesarea, patrona del paese.

Vi è inoltre, una piccola “Via dello shopping“, dove appunto poter fare acquisti.

Attrattiva di molti vacanzieri è anche il Museo di biologia marina che venne inaugurato nel 1966, dove vi sono esposti pregevoli reperti che vanno dalla fauna marina mediterranea ed esotica fino ad invertebrati e vertebrati.

porto cesareo
Spiagge di Porto Cesareo ©www.portocesareoesalento.com

Cosa vedere nei dintorni

A pochi minuti da Porto Cesareo è possibile raggiungere le meravigliose spiagge di sabbia bianca di Punta Prosciutto. Qui, vi è stato istituito, inoltre, il Parco Palude del Conte.

Per chi volesse poi trascorrere una giornata o una serata nelle località più vicine, Porto Cesareo ha la peculiarità di trovarsi in una posizione strategica. A soli 30 km si può raggiungere la storica città di Lecce e a 30 minuti la cosiddetta “Perla dello Ionio” Gallipoli.

Chi decide quindi, di trascorrere le proprie vacanze in Puglia, o meglio, nel Salento, non avrà mai tempo di annoiarsi ma bensì avrà sempre modo di sentirsi come a casa, coccolato dal calore della gente del sud.

Progettate le vostre prossime vacanze nel Salento? Ecco per voi le 10 cose da fare durante il vostro soggiorno in questa penisola protesa nel Mediterraneo.

Difficile non innamorarsi del Salento. É capace di affascinarti ancora prima di visitarlo e sono tanti i posti presi d’assalto ogni anno, sia in estate che in inverno, da turisti italiani e stranieri provenienti da tutto il mondo. Il Salento è una terra molto ampia, talmente ricca di luoghi interessanti e paesaggi meravigliosi, che non sempre è facile riuscire a muoversi nel modo giusto, soprattutto quando si hanno a disposizione pochi giorni di vacanza.

1) Visitare il centro storico di Lecce

Anfiteatro Romano di Lecce
Anfiteatro Romano di Lecce ©Planetix via Canva

Una città affascinante, ricca di storia e tradizione, caratterizzata da un centro storico bello come pochi al mondo. Un trionfo di decorazioni e costruzioni in stile barocco, realizzate con la raffinata pietra leccese, dorata e resistentissima. Il capolavoro della città è la Basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese. Le strade sono sempre vive, con un’atmosfera molto amichevole piena di gente nei caffè e gruppi di amici che si godono un gelato o cibo di strada. Altro da vedere? Piazza Sant’Oronzo, il salotto elegante di Lecce, l’anfiteatro romano e il Palazzo del Seggio, o Sedile, sede di mostre d’arte ed esposizioni, insieme al castello Carlo V. Il tutto immerso in un’atmosfera unica e suggestiva.

2) Le nostre prelibatezze

Mostaccioli pugliesi
Mostaccioli ©SaraTM via Canva

Per la gioia dei golosi, che neppure in vacanza vogliono rinunciare ad un piccolo peccato di gola: il pasticciotto è un dolce tipico della zona, fatto di pasta frolla e farcito con crema pasticcera. Effettivamente, è questa l’originale e deliziosa ricetta del pasticciotto, anche se oggi si sono diffuse altre varianti che propongono il pasticciotto al gusto di crema al cioccolato, crema e nutella, o marmellata, fino ad arrivare al “pasticciotto Obama”. Quest’ultimo è stato inventato dalla pasticceria Cherì, di Campi Salentina, che per omaggiare il presidente degli Stati Uniti ha creato un pasticciotto con crema e ripieno al cioccolato.

Certamente, sono molto famosi tutti i dolci a base di mandorla: dalle “paste secche” ai tipici mostaccioli, senza dimenticare la pasta di mandorla usata come glassa sulle torte o come ingrediente principale per l’agnello pasquale. Inoltre troviamo la puccia con le olive che è una delle prelibatezze del forno salentino. Profumata e genuina, vi sorprenderà con un gusto unico, perfetta per un pasto veloce in spiaggia o per una gustosa merenda.

3) Otranto

Gallipoli
Gallipoli ©Isaac74 via Canva

Dopo Lecce, dirigiamoci più a sud e giungiamo in zona Otranto: da queste parti sono tantissimi i luoghi da visitare. Iniziamo dai laghi Alimini, due specchi d’acqua a ridosso del mare circondati dal verde e a pochi passi da bellissime spiagge di sabbia finissima.

A seguire, merita una tappa il caratteristico laghetto di Bauxite, un luogo fuori dal mondo che saprà sorprendervi con i suoi colori surreali. Per finire, da non perdere assolutamente il faro di Punta Palascìa, ovvero il luogo più ad est d’Italia, arroccato su una costa rocciosa e frastagliata molto spettacolare.

E, dopo aver visitato i dintorni, non perdetevi il bellissimo borgo antico di Otranto: il porto, il castello e soprattutto la cattedrale, con i suoi spettacolari mosaici pavimentali bizantini, si imprimeranno in maniera indelebile nella vostra mente.

4) Fare un bagno alle Maldive del Salento

Pescoluse
Pescoluse ©cristiancapizzi via Canva

Una tappa obbligatoria per ogni turista che si rispetti, a Marina di Pescoluse troverete ad accogliervi una sabbia bianca finissima ed un mare limpido e cristallino. Caratteristiche che hanno fatto appunto guadagnare a questo magico posto, il paragone con la famosa località esotica, tanto rinomata proprio per la sua bellezza.

5) Partecipare ad una sagra locale

Sagre pugliesi
Sagre pugliesi ©www.pugliasera.it

Ne vengono organizzate davvero tante: parliamo delle sagre locali che sono solitamente la celebrazione di una specialità salentina, prelibatezze locali, accompagnati da un trionfo di musica e tanto divertimento e inoltre troviamo, le feste popolari di paese, dedicate spesso al patrono. Dovete solo scegliere quella che più vi piace, c’è quella del pesce fritto, della frisa, della melanzana, della carne di cavallo, dell’anguria e tanto altro ancora.

6) Godersi il panorama dal ponte Ciolo

Ponte Ciolo
Ponte Ciolo ©tagstiles via Canva

Scenografica località nel territorio di Gagliano del Capo, sul litorale di levante del Salento, il Ciolo prende il nome dalle “ciole”, nome dialettale dei corvi che popolano il piccolo canyon volteggiando sul blu intenso del mare. Scavato nel corso dei millenni dalle acque meteoritiche, il Ciolo è attraversato da un ponte di circa 30 metri d’altezza e di fronte avrete un panorama da mozzare il fiato, che sovrasta la piccolissima spiaggia dove il mare è quasi sempre calmo e dove, in estate, si possono ammirare le piroette e le acrobazie dei tuffatori che scelgono le alte scogliere per le loro imprese.

7) Visitare Santa Maria di Leuca: Finibus terrae

Faro di Santa Maria di Leuca
Faro di Santa Maria di Leuca ©diegofiore via Canva

Tra le città più belle del Salento, Santa Maria di Leuca è sicuramente da non perdere. Nell’ultimo lembo di Puglia solo il mare segna il confine dell’orizzonte. In estate, il mare color smeraldo brulica di vita e barchette bianche. Il litorale frastagliato corre da Punta Mèliso a Punta Rìstola: calette sabbiose, anfratti, grotte, piccole insenature disegnano la linea della costa Ionica e Adriatica che s’incontrano di fronte al faro di Punta Mèliso e il Santuario. Da qui avrete una visuale fantastica su tutta la costa e il porticciolo, davvero indimenticabile, soprattutto al tramonto.

Sul promontorio di Santa maria di Leuca si scorgono ancora tracce d’insediamenti dell’età antica, antri magici e splendide ville ottocentesche. Dopo le rocce a picco sul mare troveremo Santa Cesarea Terme, la natura selvaggia di Castro e il porto di Tricase. Le grotte più famose? La Grotta del Diavolo, nei pressi di Punta Rìstola, la Grotta dei Giganti e quella del Presepe.

8) Passeggiare nelle campagne salentine

Ulivi della Valle d'Itria
Ulivi della Valle d’Itria ©batock via Canva

Durante una vacanza nel Salento, vale la pena fare delle lunghe passeggiate nelle periferie dei paesi, tutti circondati da grandi spazi verdi, dominati dagli ulivi secolari dalle forme contorte, da vigneti, terra rossa e da piante tipiche della vegetazione mediterranea. Imperdibile una bella passeggiata rigenerante tra i diversi ricami di muretti a secco che inframmezzano una proprietà con un’altra e perchè no, fare un piccolo break o un pic-nic accompagnando il pasto con un buon vino novello rosso e delle prelibatezze tipiche della zona. La campagna è adatta anche per gli amanti del trekking ed escursionisti che hanno voglia di esplorare la zona, conoscere una parte di biodiversità salentina ed imbattersi in qualche masseria diroccata o trullo, se vi trovate nelle zone di Alberobello.

9) Ballare la pizzica

Pizzica salentina
Pizzica salentina ©www.turistiinpuglia.it

Il Festival della Taranta è sicuramente l’evento salentino per eccellenza, che ogni anno, nel mese di agosto, vede molte piazze dei paesi salentini gremite di gente che balla a suon di tamburelli e chitarre. Il Festival della Taranta è un festival itinerante che si sviluppa all’interno di alcuni comuni salentini, quasi tutti appartenenti alla Grecìa Salentina. Paesi quali Martano, Sternatia, Cutrofiano, Galatina, fino a concludersi, come d’abitudine, con la celeberrima Notte della Taranta, a Melpignano è uno straordinario appuntamento folkloristico con la musica popolare che mira alla valorizzazione ed alla diffusione della cultura e delle tradizioni salentine.

10) Escursione in barca

Tour in barca in Puglia
Tour in barca in Puglia ©kentarus via Canva

Tra le cose da fare nel Salento sia che vi troviate sul versante Ionico, sia che siate su quello Adriatico, un giro in barca è sempre consigliatissimo, in quanto lungo la costa spesso ci sono delle cavità scavate dall’incessante azione delle onde e degli agenti atmosferici.
La costa del Salento è meravigliosa e variegata e spesso le piccole imbarcazioni consentono delle soste nei luoghi più belli per far fare il bagno in acque cristalline.

Intagliate nella costa rocciosa troverete una serie di grotte: la Grotta della Poesia, in località Roca Vecchia, fra San Foca e Torre dell’Orso. In prossimità di Porto Badisco, la Grotta dei Cervi, decorata con pittogrammi neolitici raffiguranti la caccia ai cervi. Verso Castro, la Grotta Azzurra, le grotte Palombara e la Grotta Zinzulusa, fino alla grotta Romanelli distanti fra loro poche centinaia di metri. Fra Castro e Santa Maria di Leuca, la Grotta del Drago, nota per una stalattite a forma di mostro preistorico. Sempre verso sud, la Grotta delle Cipollane, con i fondali colorati dal corallo rosso.

Allora, vi abbiamo convinto a fare le valigie e trasferirvi qui per la vostra estate in Salento?

La Puglia è una terra famosa per le sue bellezze naturali, artistiche, storiche e per la sua cucina conosciuta in tutto il mondo, ma anche per i tanti artisti che qui hanno avuto i natali, soprattutto attori pugliesi, molto apprezzati nel panorama cinematografico italiano e internazionale.

Riccardo Scamarcio
Riccardo Scamarcio

Gli attori pugliesi di ieri e di oggi

  • Uno degli attori che ha portato la Puglia ad Hollywood è stato Rodolfo Valentino, nato a Castellaneta in provincia di Taranto nel 1895, partito per New York, all’età di soli 18 anni per inseguire il sogno americano, approda ad Hollywood dove sfonda come attore in diverse produzioni, fra cui “My Official Wife”, “The Quest of Life”, “The Foolish Virgin”.
  • Il talento e la bellezza non mancano anche negli attori pugliesi del cinema dei giorni nostri: un esempio è Riccardo Scamarcio, classe 1979, originario di Trani. La sua fama al cinema arriva con il cult generazionale “Tre metri sopra il cielo” e da lì la sua carriera è tutta in ascesa persino in ruoli di produzioni internazionali come in “To Rome With Love” di Woody Allen.
  • Titolato più bello d’Italia nel 1992 è l’attore e conduttore barese Ettore Bassi, classe 1970 che a soli 19 anni inizia a studiare teatro a Torino. Nel 1993 conduce la Banda dello Zecchino e nel 1994 inizia la sua carriera come attore nella miniserie TV “Italian Restaurant” e da quel momento sono tante altre le partecipazioni a fiction come “I ragazzi del muretto 3”, “Un posto al sole”, “Carabinieri” e la più recente “La porta rossa”.
  • Fra le donne pugliesi si ricorda l’attrice e conduttrice bitontina Bianca Guaccero che ha esordito al cinema nel film “Terra bruciata” al fianco di Giancarlo Giannini e Michele Placido. Da quel momento tante sono state le partecipazioni a film e serie TV: fra le più famose “Capri”, “La terza verità”, “Mia madre” mentre fra le presenze come conduttrice, nel 2008 la co-conduzione del Festival di Sanremo e l’attuale conduzione del programma pomeridiano di Rai Due “Detto Fatto”.

Risate made in Puglia

Lino Banfi
Lino Banfi
  • Re della risata indiscusso è l’attore barese, ma cresciuto a Capurso, Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone che ha nel suo curriculum alcuni dei film di maggior successo della storia del cinema italiano. La sua carriera da comico decolla a Zelig Off nel 2005 dove interpreta parodie di canzoni famose. Il suo esordio come attore avviene nel 2009 con il film “Cado dalle nubi” e da quel momento, si succedono una serie di successi ed incassi al botteghino: “Che bella giornata”, “Sole a catinelle”, “Quo vado?”, fino all’ultimo “Tolo Tolo”.
  • È proprio in uno di questi film (“Cado dalle nubi”) che compare un altro famoso attore barese, Dino Abbrescia: “nato” attore di teatro, approda solo successivamente in film come “Io non ho paura”, “Manuale d’amore” e in serie TV come “Distretto di Polizia 10 e 11” o “Squadra Antimafia”.
  • Portavoce dell’allegria pugliese in tutta Italia è anche il comico e attore di Bari Emilio Solfrizzi, laureatosi al DAMS di Bologna. Famoso per la coppia creata con l’amico Antonio Stornaiolo, “Toti e Tata”. Tanti sono i personaggi interpretati al cinema e in TV come il fortunato ruolo di Paolo Giorgi in “Tutti pazzi per amore”.
  • Per ultimo, ma non meno importante, Pasquale Zagaria, più conosciuto come Lino Banfi, nato ad Andria e rappresentante di spicco del genere della commedia sexy all’italiana degli anni ’60 e ’80, molto apprezzato per il ruolo di Oronzo Canà in “L’allenatore nel pallone” e in altre commedie divertenti che strappano una risata ancora oggi. Di certo, il pubblico televisivo è ancora affezionato al suo ruolo di Nonno Libero in “Un medico in famiglia”.

Volete visitare Lecce e vivere la tipicità salentina in un colpo solo? Ebbene, se il tempo a vostra disposizione è davvero poco, non posso far altro che consigliarvi uno dei posti più antichi del paese, il quale nel corso degli anni ha subito dei cambiamenti notevoli, diventando un locale polifunzionale, dove poter gustare le delizie tradizionali leccesi. Vi parlo della “Boulangerie” di Lecce, il panificio storico di Lecce, nato nel 1990 a ridosso della piazza principale della meravigliosa città.

La Boulangerie, Lecce
La Boulangerie, Lecce

Il locale

Il locale si presenta con un nuovo restyling che si dipinge di un verde pastello sulle facciate, alternate da un bianco candido che colora i vari arredamenti e conferiscono un senso di freschezza e pulizia, illuminando il grande bancone dei prodotti esposti e che rendono la sala calda e accogliente.

Diventa il primo a sperimentare pani alternativi e ad allargare il concetto di panificio, che dall’ottobre scorso decide di abbracciare il mondo della pasticceria, ristorazione, rosticceria e bar.

La Boulangerie, Lecce
La Boulangerie, Lecce

I prodotti

Cosa possiamo trovare? Non solo la tipicità salentina, ma anche delle rivisitazioni della tradizione il tutto creato artigianalmente: tipici pasticciotti, rustici, puccette, puccie, pizzi, calzoni fritti ed al forno, taralli, frise, friselline, cartucce, murfettate, quaresimali, cupete, cartucci, mustaccioli, fruttoni, orecchiette, ovvero la nostra pasta fatta in casa.

La notte si lavora il pane, con mille proposte di farine speciali e farine bio: cereali, grano arso, semola con lievito madre, sesamo e tanti altri. Al mattino si preparano dei muffin nelle varianti del cioccolato e carota, un soffice plum-cake o per chi opta per una colazione sana e alternativa, si possono servire degli estratti di frutta di stagione e non, come mango, papaia e caco mela accompagnato da fette biscottate artigianali multi-cereali servite con marmellata biologica.

Non solo una boulangerie

L’orario dell’aperitivo è seguito dal pranzo con la possibilità di fare pause dal lavoro veloci senza però rinunciare alla qualità, mentre nel primo pomeriggio l’appuntamento è con il tè, le tisane e la cioccolata calda, dolci golosi e torte speciali.

Verso le 18:00 sfornano pane caldo e pizzeria gourmet!

Al calar della sera, le luci si abbassano e il locale si trasforma, diventando lounge dove poter bere in compagnia di un cocktail o di estratti naturali di frutta; il tutto da accompagnare con le loro pizze in teglia.

In questa boutique del pane troverete i loro prodotti da forno realizzati con materie prime di alta qualità e ad alta digeribilità, la loro gustosa gastronomia da asporto e la finissima pasticceria, che ogni giorno renderanno più saporite le vostre giornate.

Presso la Boulangerie a Lecce potete trovare tutto questo in un solo locale! Non vi resta che segnarvi l’indirizzo: Via G. Oberdan, 10, 73100 Lecce LE.

La Puglia è una regione che vanta tantissime bellezze paesaggistiche, naturali, artistiche, storiche, culturali e gastronomiche ma non solo…è anche la terra in cui sono nati tanti artisti del panorama musicale italiano che sono diventati famosi anche a livello mondiale. In questo articolo ti parleremo di alcuni dei cantanti pugliesi che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo ma anche degli artisti di “nuova generazione” che la storia la stanno scrivendo.

Negramaro
Negramaro

I cantanti pugliesi che hanno fatto la storia della musica italiana

Sono tanti i cantanti famosi pugliesi dei giorni nostri ma anche quelli che hanno fatto la storia della musica italiana, primo fra tutti, un artista le cui canzoni sono conosciute e cantate in tutto il mondo.

  • Nel blu dipinto di bluè diventato un vero e proprio simbolo di italianità e il suo autore, Domenico Modugno, lo ricordano non solo le generazioni dei suoi anni ma anche i giovani di oggi. Nato a Polignano a Mare nel 1928, Modugno è stato un cantautore e chitarrista ma anche attore, regista e politico italiano.
  • Renzo Arbore, nato a Foggia nel 1937 è un cantautore, conduttore radiofonico, showman, autore e conduttore televisivo, regista, compositore, attore: un artista a tutto tondo che è un vero vanto per la Puglia.
  • Un altro cantautore pugliese è Nicola di Bari, nato a Zapponeta nel 1940. È fra gli artisti pugliesi e italiani più conosciuti all’estero, soprattutto in America Latina dove la sua musica è particolarmente apprezzata. Vinse il Festival di Sanremo nel 1971 con la famosa “Il cuore è uno zingaro” e l’anno successivo con “I giorni dell’arcobaleno”.
Albano
Albano
  • Fra i cantanti famosi degli anni ’70 (che tutt’ora riscuote molto successo), c’è Albano Carrisi, nato a Cellino San Marco nel 1943. Noto al pubblico per i grandi successi musicali e cinematografici insieme alla storica compagna Romina Power: “Felicità”, “Nostalgia Canaglia”, “Ci sarà“, “Cara Terra Mia”, “Oggi sposi”.
  • Fra le artiste che ben rappresentano la regione Puglia non si può non menzionare Anna Oxa, un mix di talento, espressività, innovazione che l’ha resa celebre al pubblico italiano. È nata a Bari nel 1961 e ha partecipato ben 14 volte al Festival di Sanremo, vincendolo due volte, nel 1989 con “Ti lascerò” insieme a Fausto Leali e nel 1999 con “Senza Pietà”.

Gli artisti pugliesi dei giorni nostri

Emma Marrone
Emma Marrone
  • I talent show, le giovani proposte del Festival di Sanremo, i social network, stanno sempre di più portando alla ribalta giovani artisti pugliesi. Alcuni di questi hanno raggiunto la fama grazie al programma televisivo “Amici” di Maria de Filippi. Alcuni esempi sono Alessandra Amoroso ed Emma Marrone.
  • Da menzionare anche il gruppo Boomdabash che vede la sua consacrazione al grande pubblico dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con il brano “Per un milione”. Prima di questo debutto, erano conosciuti per brani con intere strofe cantate nel dialetto salentino, un vero e proprio inno alle loro radici.
  • Un’altra band salentina che deve il suo nome proprio ad un vino tipico di questa zona sono i Negroamaro. Dalla partecipazione a Sanremo del 2005 con il singolo “Mentre tutto scorre”, è un susseguirsi di successi fino a giungere ai live a San Siro.
  • Molto legato alle sue origini tarantine, pur non essendo nato in Puglia, è Diodato. Il 2020 è di certo stato il suo anno dopo la vittoria al Festival di Sanremo con l’emozionante brano “Fai rumore” con cui ha vinto anche il Premio della critica “Mia Martini” e il Premio della sala stampa “Lucio Dalla”.
  • Non si può non menzionare, fra i cantanti pugliesi, anche uno fra i primi fautori della musica rap in Italia, Caparezza, nome d’arte di Michele Salvemini. Nato a Molfetta nel 1973, deve la sua fama alla sua abilità di scrittore di testi pungenti, riflessivi e a volte di protesta. “Fuori dal tunnel” del 2003 è il primo brano con cui diventa famoso al grande pubblico.
  • Sono ancora tanti gli artisti pugliesi di spicco della musica italiana, fra cui non si possono dimenticare Raf, di Margherita di Savoia e Dolcenera, artista rock dalla voce grintosa e potente, originaria di Galatina.
Alessandra Amoroso
Alessandra Amoroso

Il mese di febbraio potrebbe essere un ottimo periodo per trascorrere una vacanza in Salento, in quanto maschere, coriandoli, delizie salentine e tanto divertimento saranno gli ingredienti principali che animeranno con colori allegri e vivaci il Carnevale nella Grecia Salentina. Si tratta di una festa in cui si incrociano arte, incontri interculturali e gemellaggi con diversi paesi e che danno vita ad eventi caratterizzati da folklore intrecciato alla religione.

Un evento carico di sensazioni e dimostrazioni allegoriche, che in alcune parti del mondo è immancabile tradizione, da salvaguardare e conservare, da portare avanti e celebrare.

Carnevale di Putignano
Carnevale di Putignano ©www.centrostoricoputignano.it

Le origini del Carnevale in Salento

Inizialmente a tradizione cattolica, trasformata poi nel tempo da un rituale prettamente pagano, orientato all’esagerazione ed alla sovversione degli schemi in cui la società vigeva, ad un rituale di abbondanza e festa prima del lungo periodo di digiuno che si prospetta con la quaresima, il quale termina con il sopraggiungere della Pasqua.

I festeggiamenti hanno origini antichissime ed affondano le proprie radici nei rituali dionisiaci o dei saturnali, dell’epoca medievale, tramandate fino a noi da un forte spirito popolare tipicamente salentino.

Nel Salento, il periodo di carnevale inizia in genere il 17 gennaio e coincide con il rito delle “focare”, ovvero l’accensione di enormi cataste di ramaglie di ulivo dedicate a S. Antonio Abate, in vari punti della città.

Innumerevoli paesi, in provincia di Lecce, si organizzano per il grande evento: Casarano, Copertino (con la sua maschera caratteristica lu Paulinu), Corsano, Aradeo, Andrano e Borgagne (famoso per la banda musicale del paese), Martignano, Scorrano (celebre per i canti e balli durante il rogo di Pascalino), Nardò e Melendugno, Supersano ecc…

Il Carnevale a Gallipoli: tra riti e tradizioni

Il Carnevale più antico è quello di Putignano, ma il culmine di tale periodo arriva con la sfilata organizzata a Gallipoli, che vanta una tradizione artistica ed artigianale notevole, grazie all’intervento dei bravissimi artigiani leccesi che hanno saputo portare l’arte della cartapesta ai massimi livelli, ottenendo veri e propri capolavori.

La maschera tradizionale del carnevale gallipolino è “lu Titoru”. Teodoro, trattenuto lontano dalla sua terra, desiderava ardentemente tornare in patria almeno per il Carnevale, nel periodo, cioè, in cui tutti potevano godere dell’abbondanza del cibo e divertirsi, prima dell’avvento della Quaresima. Anche la madre di Teodoro, la “Caremma”, che era in pena per il figlio, pregava perché Dio potesse concedergli qualche giorno di proroga del Carnevale, e le sue suppliche furono ascoltate.

Si allungò la festa di due giorni (“li giurni de la vecchia”) e Teodoro poté arrivare a Gallipoli in tempo per godere della festa. Era un martedì e Teodoro, per recuperare il tempo perduto, mangiò talmente tanti quintali di salsicce e polpette di maiale, da rimanerne strozzato. Così, in quel tragico martedì grasso, moriva Teodoro e con lui moriva anche il Carnevale, fra le urla di dolore che accompagnavano la sua bara.

Per questo, sfilava in processione per le strade della città un carro con un pupo di paglia che raffigurava lu Titoru. Tutti si mettevano in ginocchio e manifestavano la propria compunzione e cominciava così, dal mercoledì delle ceneri, la penitenza che si protraeva per quaranta lunghi giorni, i giorni della Quaresima.

Dopo il mercoledì delle Ceneri, il giovedì si festeggia la “Pentolaccia”, che dà la possibilità di consumare gli ultimi strascichi del Carnevale ormai concluso. Si tratta di una grossa pentola, una pignata, nella quale sono contenuti confetti e dolciumi di ogni tipo che i bambini devono rompere, per potere venire in possesso del prezioso contenuto.

Il Carnevale è una festa molto amata da grandi e piccini che si divertono mascherandosi e trascorrendo allegramente questo periodo festoso e colorato dell’anno. In Puglia, una delle manifestazioni dedicate al Carnevale più famose è quella che si svolge a Putignano.

Carnevale di Putignano
Carnevale di Putignano ©www.carnevalediputignano.it

Origini della festa

Il Carnevale di Putignano nasce nel 1394 quando la Puglia era sotto l’invasione saracena. Si racconta che il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, i cittadini e i governatori della città, per proteggere le reliquie del Protomartire Santo Stefano, le spostarono dall’abbazia di Monopoli fino, appunto, a Putignano, città che per la sua posizione strategica sembrava adatta a conservare quel prezioso patrimonio. La leggenda vuole che i contadini impegnati nei campi nell’innesto delle viti con la tecnica della propaggine, vedendo passare la processione di persone intente a trasferire le reliquie del Santo, avessero abbandonato il loro lavoro nei campi per cantare e ballare versi satirici in dialetto.

Le tradizioni

Da questa leggenda ha origine la Festa delle Propaggini che si tiene ogni 26 dicembre e che fa rivivere il ricordo del passato grazie a poeti dialettali, i propagginanti, che in abiti da contadini e con arnesi da lavoro si sfidano a suon di versi satirici in dialetto.

Altre date scandiscono l’arrivo del Carnevale: dal 17 gennaio (giorno di Sant’Antonio Abate), infatti, ogni giovedì viene rappresentata una storia di un gruppo sociale preciso. Si inizia con il gruppo dei Monsignori, poi quello dei Preti, delle Monache, dei Vedovi, dei Pazzi (i giovani non ancora sposati), delle Donne sposate ed, infine, l’ultimo giovedì viene messo in scena il “Giovedì dei Cornuti” a cura dell’Accademia delle Corna. Alle sei e mezza, nel Chiostro Comunale, i rappresentanti di questa Accademia, lucidano le proprie corna e fanno visita al “Gran Cornuto dell’anno”, scelto a sorpresa dagli altri membri dell’Accademia. In serata, in Piazza Plebiscito avviene la Cerimonia dell’Ammasso, in cui le corna vengono misurate e tagliate da abili parrucchieri.

Il 2 febbraio, giorno della Candelora, da una parte avvengono riti religiosi legati alla benedizione delle candele mentre dall’altra, c’è la Festa dell’Orso, una rappresentazione teatrale in cui l’orso viene visto sia come il nemico da cacciare ed uccidere sia come una presenza amica che simboleggia l’arrivo della bella stagione.

Il martedì grasso è il giorno dell’estrema unzione di Carnevale: figuranti vestiti da sacerdoti si occupano di mettere in atto questa scenetta allegra e divertente che culmina in serata quando, una processione funeraria, accompagna Carnevale ormai morto rappresentato da un maiale in cartapesta che simboleggia gli eccessi che devono cedere il posto ad uno stile di vita più moderato. Alla fine del funerale, il maiale viene bruciato lasciando soltanto cenere a simboleggiare l’arrivo della Quaresima.

Carnevale di Putignano
Carnevale di Putignano ©www.carnevalediputignano.it

Programma della 626esima edizione del Carnevale di Putignano

Anche per quest’anno, il Carnevale di Putignano è segnato da eventi divertenti e coinvolgenti per grandi e piccini. Non solo le sfilate di carri allegorici ma anche concerti ed eventi dal vivo che allieteranno i tanti visitatori che giungeranno nella città per una delle manifestazioni culturali più famose della Puglia.

Uno dei momenti più goliardici e colorati di tutto il Carnevale di Putignano è rappresentato dalle sfilate di carri allegorici realizzati in cartapesta con gruppi mascherati e maschere ad accompagnare il passaggio dei carri. Per il 2020 il tema è “La terra vista dal Carnevale”, un argomento molto sentito e attuale alla luce dei cambiamenti climatici che stanno tanto devastando il nostro Pianeta. Infatti, questo vuole essere un invito a pensare ad un futuro sostenibile per le nuove generazioni e sensibilizzare sul tema dell’ecosostenibilità. I carri allegorici realizzati da esperti artigiani della cartapesta sono sette: “Madre terra l’ultimo paradiso terrestre”, “L’apocalisse”, “Kaosecoista”, “Casca la terra, tutti giù per terra!”, “L’ultimo giro di giostra”, “… di domani non v’è certezza” e “Codice rosso”.

Eventi

Prima sfilata dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere di carattere (domenica 9 febbraio): la parata si svolgerà alle ore 11.30 mentre alle 20.00 si terrà il concerto del batterista, cantautore e percussionista Tullio De Piscopo.

Seconda sfilata dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere di carattere (domenica 16 febbraio): la parata si svolgerà alle ore 11.30 mentre alle 20.00, il duo comico Toti & Tata farà divertire il pubblico a suon di risate.

Terza sfilata dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere di carattere (domenica 23 febbraio): la parata si svolgerà alle ore 15.00 mentre alle 20.00, il gruppo folk rock brasiliano Selton trascinerà il pubblico con le allegre e festose sonorità sudamericane.

Quarta sfilata dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere di carattere (martedì 25 febbraio): nella giornata del martedì grasso, la parata si svolgerà alle ore 18.00.

Grande festa della pentolaccia (sabato 29 febbraio): dopo la grande festa della pentolaccia che si terrà alle ore 19, un altro momento di grande musica sarà rappresentato dal concerto della cantante Donatella Rettore, alle ore 21.30.

Si ringrazia Fondazione Carnevale di Putignano per la preziosa collaborazione.

La Puglia, oltre ad essere una regione meravigliosa, visitata ogni anno da migliaia di turisti, è anche la terra che ha dato i natali a tantissimi artisti, fra cui dei comici che sono diventati famosi in tutta Italia (e anche nel resto del mondo). In questo articolo vi parleremo di alcuni dei comici pugliesi più famosi che hanno fatto la storia della televisione e del cinema italiano e non solo.

Checco Zalone

Checco Zalone
Checco Zalone

Checco Zalone, pseudonimo di Luca Medici, è forse uno degli attori e comici pugliesi più famosi e amati. Ogni volta che i suoi film escono al cinema, sono un successo assicurato: 4 dei suoi film compaiono addirittura nella lista dei 10 film con maggiori incassi in Italia.

Nato a Capurso, in provincia di Bari, Zalone si laurea in giurisprudenza e nel 2005 si esibisce sul palco di Zelig Off e successivamente di Zelig Circus, raggiungendo così la popolarità con le sue parodie delle più famose canzoni italiane e straniere.

A maggio 2009 iniziano le riprese del suo primo film, “Cado dalle nubi”, un grandissimo successo a cui seguono “Che bella giornata” del 2011, “Sole a catinelle” del 2013, “Quo Vado?” del 2016 e “Tolo Tolo” del 2020: film in cui le grandi tematiche sociali (omosessualità, emigrazione, razzismo, integrazione) vengono trattate in maniera leggera e ironica, per far riflettere con un sorriso.

Lino Banfi

Lino Banfi
Lino Banfi

Fra i comici pugliesi più famosi non si può non nominare Lino Banfi, una vera istituzione della Puglia, conosciuto in tutta Italia.

Nato come Pasquale Zagaria ad Andria, il grande pubblico ha potuto apprezzare Lino Banfi più di recente per le sue interpretazioni di nonno Libero in “Un Medico in famiglia” (ruolo che ha ricoperto dal 1998 al 2016), nel ruolo del Commissario Zagaria e dell’allenatore Oronzo Canà (degli anni ’80). Ma la sua carriera inizia molti anni prima nella Commedia sexy all’italiana, con pellicole immortali degli anni ’60 e ’70 che sanno strappare una risata ancora oggi.

Un personaggio umile e buono, amato da grandi e piccini che nel 2019 è divenuto anche membro della commissione italiana all’UNESCO.

Pio e Amedeo

Pio e Amedeo
Pio e Amedeo

Direttamente da Foggia arrivano altri due comici pugliesi molto famosi e molto amati: Pio e Amedeo. Il duo, reduce dal grande successo della trasmissione televisiva “Felicissima sera“, andato in onda su Canale 5 negli scorsi mesi, ha nel suo curriculum tantissime partecipazioni a programmi e spettacoli di successo.

La loro satira e le loro battute (anche un po’ spinte e pretenziose) strappano risate al pubblico di tutta Italia, che ha imparato ad apprezzarli prima come inviati de “Le Iene“, poi in “Emigratis” e in seguito anche durante il serale di “Amici” di Maria de Filippi.

Il loro debutto al cinema, con il film “Amici come noi” del 2014, è stato poi un grandissimo successo al botteghino.

Pino Campagna

Pino Campagna
Pino Campagna

Sempre da Foggia arriva un altro famoso comico pugliese: Pino Campagna, noto al grande pubblico soprattutto per il tormentone “Papi, ci sei? Ce la fai? Sei connesso?”, del suo personaggio più famoso, il Papy Ultras.

Inizia la sua carriera come cantante folk negli anni ’80 ma poi si avvicina al mondo del cabaret, diventando noto al grande pubblico prima con le partecipazioni a “La sai l’ultima?” e poi a “Zelig Circus” dal 2003 in poi.

Uccio de Santis

Uccio De Santis
Uccio De Santis

Uccio de Santis è un famoso comico barese, conosciuto soprattutto per la sitcom televisiva “Mudùche va in onda su Telenorba dal 2001, con i suoi sketch satirici e dissacranti divenuti virali anche sul web.

Numerose le partecipazioni in film di successo come “Le barzellette” di Carlo Vanzina con Gigi Proietti e il “Giudice Mastrangelo” con Diego Abatantuono e Amanda Sandrelli.

Nel 2019 entra a far parte anche del cast della trasmissione di Rai 2 “Made in Sud”.

Altri comici pugliesi

Altri attori pugliesi famosi sono Emanuele de Nicolò (il famoso Manuel e Manuel della Very Strong Family, sitcom che va in onda su Telenorba) insieme ad Alfredo Navarra e Cinzia Clemente.

E da Trani Marco e Chicco, comici di Zelig e di Made in Sud ed infine, dal cast di Mudù, Giuseppe Guida.

Le bellezze della Puglia attirano ogni anno migliaia di turisti che apprezzano di questa terra le spiagge, l’arte, la storia, la cucina e molto altro. Ad essere rapiti dagli scenari mozzafiato che questa regione ha da offrire sono anche tanti registi (spesso di fama internazionale) che decidono di ambientare i loro film in questa splendida cornice. Negli anni infatti sono stati tantissimi i set cinematografici allestiti nella regione, anche grazie all’attività svolta dalla Fondazione Apulia Film Commission. Se siete appassionati di cineturismo e siete rimasti affascinati dalla Puglia grazie ad alcuni film girati qui, questo articolo fa al caso tuo.

Elenco dei più celebri film girati in Puglia

MANUALE D’AMORE

"Manuale d'amore 2"
“Manuale d’amore 2”

Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi” è il sequel di “Manuale d’amore“, diretto da Giovanni Veronesi. Come il primo film, la trama si suddivide in quattro episodi (Eros, La maternità, Il matrimonio e Amore estremo) che trattano temi che spaziano dalla difficoltà di avere un figlio ed il ricorso alla fecondazione assistita, un matrimonio gay, il tradimento di un marito con una donna più giovane dopo aver perso la passione con sua moglie e la relazione ossessiva di un giovane con la sua fisioterapista dopo esser divenuto vittima di un incidente stradale.

Fra i protagonisti ci sono i pugliesi Riccardo Scamarcio e Sergio Rubini ma anche Fabio Volo, Carlo Verdone, Monica Bellucci, Barbora Bobul’ova’ e Claudio Bisio. Le riprese sono avvenute fra l’Italia (Roma, Cagli e Lecce) e la Spagna (Barcellona). Moltissime sono le scene girate nella città salentina e provincia come la scena del matrimonio della sorella di Fosco (Sergio Rubini) ambientata nella Chiesa di San Lorenzo a Lizzanello. Di Lecce compaiono Piazza del Duomo, Piazza Sant’Oronzo, la Fontana dell’armonia, Piazzetta Arco di Prato e Palazzo Rollo.

AMICI COME NOI

Amici come noiè un film con protagonista il duo comico pugliese Pio e Amedeo, diretto dal regista Enrico Lando. Il paese del film è Monte Sant’Angelo, cittadina del Gargano patrimonio dell’Unesco per il Santuario di San Michele Arcangelo, suggestiva grotta in cui apparve l’Arcangelo. Le vicende sono anche ambientate a Foggia (città natale dei due attori). Tratta della storia di due amici trentenni, soci di un’agenzia di pompe funebri, e delle loro avventure: Pio è promesso sposo di Rosa, una giovane insegnante elementare e con lei progetta di trasferirsi a Belluno; Amedeo, invece, è single ma si diverte con diverse ragazze.

Poco prima delle nozze di Pio con Rosa, l’uomo viene a conoscenza di un video hard riguardante la sua futura moglie e quello diventa il pretesto, per il giovane, di fuggire con l’amico Amedeo verso Roma, lasciando il loro paese. Una serie di divertenti disavventure portano i due protagonisti a Milano dove Pio scopre che quella del video era solo una trovata di Amedeo per impedirgli di trasferirsi a Belluno.

MINE VAGANTI

"Mine Vaganti"
“Mine Vaganti”

Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek ha, fra gli altri interpreti, i pugliesi Riccardo Scamarcio e Lunetta Savino, con Elena Sofia Ricci, Nicole Grimaudo ed Ennio Fantastichini. Il film è inscenato nel Salento ed in particolare a Lecce dove è possibile riconoscere Piazza Sant’Oronzo e Via Paladini, le spiagge di Gallipoli e un vero Pastificio di Corigliano d’Otranto. Il film narra del giovane Tommaso Cantone, salentino d’origine, che lascia la sua terra, troppo tradizionalista e bigotta, per trasferirsi a Roma e poter vivere in tranquillità la sua relazione omosessuale con Marco. Prende la decisione di fare coming out con la sua famiglia e per questo si ritrasferisce a Lecce dove, fra una serie di avvenimenti, deve prendere il coraggio per rivelare il suo orientamento sessuale.

IO CHE AMO SOLO TE

"Io che amo solo te"
“Io che amo solo te”

Io che amo solo teè una commedia diretta da Marco Ponti con protagonisti Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, che interpretano Chiara e Damiano, due giovani promessi sposi di Polignano a Mare. I due innamorati vengono a sapere che molti anni prima anche i loro genitori, Ninella (madre di Chiara) e Don Mimì (padre di Damiano), stavano per sposarsi ma per una serie di disavventure non ebbero il loro lieto fine. Le riprese del film sono avvenute appunto a Polignano a Mare, bellissima città della provincia di Bari, famosa anche per aver dato i natali a Domenico Modugno e per le sue acque cristalline che attirano ogni anno migliaia di turisti. Protagoniste di altre scene sono anche le città vicine come Monopoli, Turi, Fasano e Martina Franca.

L’UOMO NERO

"L'uomo nero"
“L’uomo nero”

L’uomo nero” è un film diretto e interpretato da Sergio Rubini che ha scelto di inscenare le vicende trattate, nella sua regione. Fra l’altro, anche un altro protagonista del film è pugliese, Riccardo Scamarcio; completano il cast, fra gli altri, Valeria Golino e Anna Falchi. “L’uomo nero” parla del ritorno di Gabriele Rossetti nel suo paese di origine (San Vito, con riferimento forse a San Vito dei Normanni dove sono avvenute molte riprese) per vegliare su suo padre Ernesto, gravemente malato. È proprio durante quest’occasione che Gabriele rivive flashback della sua infanzia e del suo rapporto, a volte tormentato, con il padre, ex capostazione del paese ed amante dell’arte e della pittura.

Oltre a San Vito dei Normanni, gli altri ciak sono avvenuti a Brindisi e provincia (Mesagne, Oria, Torre Santa Susanna); a Manduria, in provincia di Taranto e a Bari e provincia (Altamura, Modugno, Giovinazzo e Acquaviva delle Fonti). Una curiosità è che nel film compare anche la città natale di Sergio Rubini, Grumo Appula nelle scene che ritraggono un vecchio treno appartenente alle Ferrovie Appulo Lucane.

TOLO TOLO

Checco Zalone in "Tolo Tolo"
Checco Zalone in “Tolo Tolo”

Tra i film più celebri girati in Puglia non si può non menzionare il film campione d’incassi: “Tolo Tolo. Si tratta dell’ultimo dei successi cinematografici di Luca Medici, in arte Checco Zalone, regista, attore e comico barese. Dopo il fallimento dell’apertura di un ristorante giapponese nel suo paese Spinazzola, Checco, sommerso dai debiti, decide di fuggire dal fisco in Africa, dove trova lavoro come cameriere in un resort del Kenya. Oltre che in Marocco, in Kenya e a Malta, sono moltissime le riprese avvenute a Bari, Acquaviva delle Fonti, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Monopoli, Poggiorsini, Spinazzola e Torre Guaceto. Il film ha riscosso talmente tanto successo al botteghino da divenire il quinto con maggior incasso in Italia e il terzo film italiano (dopo “Quo vado?” e “Sole a Catinelle“, sempre di Checco Zalone).

SEI MAI STATA SULLA LUNA?

Sei mai stata sulla Luna?” è un film di Paolo Genovese con protagonisti Raoul Bova (Renzo), Neri Marcorè (Pino), Giulia Michelini (Carola), Pietro Sermonti (Marco) e Liz Solari (Guia). La vicenda narra di Guia, una ragazza italo-spagnola direttrice di una famosa rivista di moda, oberata di lavoro e di trasferte fra Milano e Parigi, sempre accompagnata dal suo fidanzato Marco e dall’assistente Carola.

Dopo anni di lavoro, Guia, alla morte del padre, eredita una dimenticata masseria in Puglia dove da piccola trascorreva l’estate ed è proprio qui che incontra il fattore Renzo, con il quale vive un rapporto di amore e odio. A fare da cornice al film sono diversi paesi salentini, Nardò, Galatina, Crispiano, Martina Franca e Brindisi. Una curiosità è che dopo le riprese del film, Raoul Bova, catturato dalla bellezza dei posti della Puglia, ha acquistato una masseria ad Ostuni.

ODIO L’ESTATE

"Odio l'estate"
“Odio l’estate”

Odio l’estate” è uno dei film del 2020 girati in Puglia, diretto da Massimo Venier e con protagonista il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. I personaggi principali sono tre uomini con vite apparentemente normali e con i soliti problemi familiari: questi si incontrano durante una vacanza al mare su un’isola del Sud dove, a causa di un errore dell’agenzia viaggi, scoprono di aver affittato la stessa abitazione. La soluzione per le tre famiglie è quella di condividere l’appartamento: questo diventa il pretesto per i tre uomini di conoscersi e di confrontarsi sulle loro vite.

Le scene girate in Puglia fanno riferimento in realtà a diverse città: più volte appaiono Bari e il centro storico e Mola di Bari ma non mancano spettacolari location del Salento (Otranto con il Lungomare degli Eroi, Ugento, Santa Cesarea Terme, i Laghi di Alimini e Lecce). Ancora, San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi e Ginosa e Castellaneta Marina, in provincia di Taranto.

SI VIVE UNA VOLTA SOLA

Si vive una volta sola, è una commedia diretta ed interpretata da Carlo Verdone. L’uscita al cinema era prevista per il 26 febbraio 2020 ma è stata posticipata per via del Coronavirus. La trama gira intorno alla troupe medica guidata dal professor Umberto Gastaldi. Questi sono tanto esperti nella propria professione quanto inaffidabili e goffi nelle loro vite private.

Quando Umberto, Lucia e Corrado scoprono che Amedeo è molto malato, invece di dirglielo, decidono di organizzare un viaggio on the road per le spiagge della Puglia con l’intento di riuscire a rivelare la drammatica verità al loro collega e amico. Carlo Verdone si è mostrato entusiasta di aver ambientato il film in molte città pugliesi, dichiarando di aver ricevuto da queste molta energia e di aver scoperto un grande senso di solidarietà da parte della gente del posto. In particolare, le città protagoniste del film sono Bari, Monopoli, Polignano a Mare, Castro e Otranto.

Questi sono solo alcuni dei film girati in Puglia (perché la lista di titoli sarebbe ancora molto lunga, considerando che la regione ha ospitato anche i set di molte serie TV di successo). In futuro, non mancheranno di certo altre occasioni per ammirare la bellezza della Puglia, in TV o al cinema.