Alberobello: la città dei Trulli
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Caratterizzata da un intero quartiere di Trulli, la sua importanza storica e l’unicità architettonica, la città di Alberobello è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.

La storia dei Trulli di Alberobello
La storia di questi edifici nasce in tempi molto lontani, quando ai contadini imposero di edificare a secco, dovendo utilizzare quindi solo pietre. Trovarono pertanto, nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposte, la configurazione migliore.
I tetti furono poi abbelliti con pinnacoli decorativi, ispirati a motivi spirituali, simbolici e mistici.
Cosa vedere nel centro storico
Essendo molto piccolo, il borgo può essere visitato a piedi, districandosi nelle strettissime stradine che lo compongono e godendo di tutte le bellezze che gli appartengono.
Passeggiando scoprirete un mondo quasi magico e fiabesco, dove il colore bianco fa da padrone e dove trulli di ogni dimensione si susseguono alternandosi a negozietti di souvenir, ristoranti e locali.
I luoghi che maggiormente meritano attenzione sono il Rione Monti e il Rione Aia Piccola.

Il Rione Monti a sud della città, ospita l’affascinante Chiesa di Sant’Antonio a forma di trullo, risalente al 1927. Qui, via Monte Nero e via Monte Pasubio sorgono i trulli più antichi. Tra questi, i trulli Siamesi, due trulli uniti sulla sommità, con ingressi su due strade diverse.
Una delle tappe irrinunciabili è Casa Pezzolla, un vero e proprio museo, costituito da 15 trulli riconosciuti dall’UNESCO, quale patrimonio artistico d’interesse mondiale. È pensato come contenitore di attrezzi, reperti e testimonianze relative alla storia, alle tradizioni e al folklore.
Da non perdere sono inoltre, il Trullo Sovrano ad Aia Piccola, l’unico trullo su due piani e la Basilica d’Amore e il Belvedere di Alberobello, splendida balconata sul centro storico del Rione Monti.
Girando tra le botteghe non potrete fare a meno di una pausa nei trulli adibiti a ristorante, per gustare della tavola fra le più variegate d’Europa e dei prodotti tipici locali come le cime di rapa e la burrata pugliese.
Cosa vedere nelle vicinanze di Alberobello
Per chi volesse soggiornare più giorni, ci si può spostare nelle vicine città come Polignano a Mare, Monopoli e Castellana Grotte per scoprire le bellezze di questi posti e godere del bellissimo mare di queste zone.
Gallipoli dal greco classico “città bella” è conosciuta come “Perla dello Jonio”. Ad accogliervi nella Gallipoli più antica troverete il Castello Angioino, circondato quasi completamente dal mare. Questa struttura difensiva ricca di fascino in cui si fondono passato e presente, ospita grandi sale, le originarie catapulte e i cannoni usati per difendere la città.

Cosa vedere nel centro storico di Gallipoli
Una volta fuori dal Castello si aprono in un intreccio tantissime stradine suggestive insieme ad una rassegna di chiese, tra cui la cattedrale di Sant’Agata, sita nel punto più alto dell’isola, rappresenta uno dei principali monumenti dell’espressione barocca salentina.
Degni di nota, senza subbio, sono i due porti della città. Luoghi di approdo e ormeggio delle imbarcazioni, il porto più antico (il porto del peschereccio), si trova nei pressi della Fontana Greca al confine tra il borgo moderno e la città vecchia.
Il passaggio alla modernità è dato dal “Grattacielo” posto all’imbocco di Corso Roma, via nevralgica della città con i suoi negozi, i suoi bar e ristoranti, il teatro e il cinema, luogo di appuntamento per i giovani ma anche per le famiglie.
La città è in grado di offrire diverse tipologie di alloggio, in modo da soddisfare le esigenze più diverse, con hotel, B&B e camping.
Le spiagge più belle di Gallipoli
A Gallipoli non si fondono soltanto arte, cultura e storia. Il mare è uno degli elementi principali: una distesa di azzurro e sabbia finissima ricoprono il litorale da sud a nord, dove si trova la località di Rivabella, nota per i più importanti stabilimenti balneari.
Nella parte a sud si estende invece, un’alternarsi di sabbia e scogli in cui si trovano le discoteche e le spiagge più famose della zona.
La macchia mediterranea con piante e pinete tipiche circondano i lidi, tra cui una bellissima oasi protetta che è il Parco naturale regionale isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo.

Gli eventi più attesi di Gallipoli
Tra le tradizioni e il folklore possiamo citare la “Cuccagna a mare” tipica gallipolina e il Carnevale risalente al 1941.
La cucina gallipolina
La cucina è “un ingrediente” fondamentale: accade che gli abitanti e i turisti si immergano nelle succulente pietanze tipiche del posto, dove possiamo assaggiare la scapece, pesce fritto e fatto marinare tra strati di mollica di pane imbevuto con aceto e zafferano, la zuppa di pesce alla gallipolina, le pittule e la puccia.
Oltre al buon cibo non bisogna dimenticare l’ottimo vino locale (Malvasia, Negroamaro, Lambrusco) che tra l’altro fanno da padroni nelle sagre e nelle feste tipiche del paese.
Il sol, il vento, il mare sono una triade d’eccezione a favore di un clima favorevole tutto l’anno. Non si può non rimanere affascinati, ammaliati e sedotti da una città che si descrive come magica!

Denominata “Città Bianca” per via del suo caratteristico centro storico interamente dipinto con calce bianca, Ostuni si trova nella provincia di Brindisi in Puglia.
Dal 2009 riceve la Bandiera Blu e le 5 Vele di Legambiente per le pulizie delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti.

Il centro storico
Pittoresca e rinomata meta turistica, vanta un borgo medievale con tortuose stradine e abitazioni imbiancate con la calce. Divisa fra la città vecchia detta la “terra” e quella “marina” più recente, offre panorami suggestivi tra scalinate, vicoli e piazzette su cui si affacciano botteghe, piccoli negozietti e ristoranti tipici.
L’affascinante città sorge su tre colli nella Valle d’Itria, al cui centro si erge la quattrocentesca Cattedrale in stile romanico-gotico e il Palazzo Vescovile.
Nel centro storico, fra vicoli e intricante stradine vi si susseguono numerose chiese e dimore signorili.

Le masserie di Ostuni
Le attività economiche più dinamiche sono il turismo e l’agricoltura. Numerose, infatti, sono le “masserie”, cioè antiche fattorie fortificate, presenti nella selva e sulla costa, molte delle quali trasformate in lussuosi resort o agriturismi.
Sin dai primi del ‘900, Ostuni, è il polo turistico della provincia di Brindisi, nonché una delle mete turistiche per eccellenza, essendo parte integrante della valle d’Itria e dell’alto Salento.
Qui, lungo la costa del territorio si stagliano in un gioco di colori, spiagge di sabbia tra la macchia mediterranea; tra tutte Costa Merlata per la sua linea di coste estremamente frastagliate, che formano insolite e intime calette di sabbia.
Naturalmente non possono mancare gli alberghi, i B&B e i villaggi turistici insieme anche a numerosi ristoranti e pub.
Fra i piatti tipici, originari proprio della Città Bianca vi è il famoso piatto Fave e Cicorie; famosa è anche la Focaccia Ostunese, che si differenzia da quella barese per l’aggiunta della mozzarella.
Otranto situata sulla costa adriatica, è il comune più orientale d’Italia, in cui si dice vi è il punto di separazione tra mar Adriatico e mar Ionio, quasi un ponte fra Oriente e Occidente. Nelle giornate più limpide è possibile intravedere dalla costa le montagne dell’Albania, distanti solo 70 miglia marine.

Il centro storico di Otranto
La città affonda le sue radici in epoche antichissime, che hanno lasciato tra le sue strade importanti testimonianze storiche a artistiche, oggetto di ammirazione per curiosi e turisti.
Otranto si sviluppa attorno all’imponente Castello Aragonese e alla Cattedrale normanna terminata e aperta al culto nel 1088, con la sua notevole dimensione è da ritenersi la chiesa più grande di Puglia.
Passeggiando tra le strade, i vicoletti, i suggestivi monumenti e la magia del centro storico, le conferiscono un fascino ineguagliabile.
La città è in grado di offrire numerosi luoghi di interesse sia di giorno che di notte. È possibile infatti trascorrere le ore diurne nelle meravigliose spiagge che percorrono la costa orientale salentina per circa 20km.

Le baie più belle
Numerose sono le baie che vi si susseguono a Otranto:
- Torre Sant’Andrea, formata da un’insenatura sabbiosa, dopo la quale segue una costa caratterizzata da alte scogliere immerse nella macchia mediterranea.
- Conca Specchiolla la costa si presenta alta e rocciosa, con piccole insenature di sabbia. Dopo poco è possibile raggiungere Frassanito, località munita di campeggio con una lunga spiaggia sabbiosa nota per essere ritrovo di molti surfisti.
- La Baia dei Turchi è il luogo dove, secondo la leggenda, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell’assedio del XV secolo. La baia, appartiene alla pregiata Oasi protetta dei Laghi Alimini, uno degli ecosistemi più importanti del Salento e della Puglia.
- Baia di Santo Stefano, si presenta rocciosa con una piccola spiaggia e con molta vegetazione.
- Su Baia dell’Orte con vista sul Capo d’Otranto, o Punta Palascia, il punto più orientale d’ Italia, si apre una scogliera a picco sul mare. Qui, vi è collocato un faro il quale costituisce il punto di accesso alla “Grotta dei Cervi”, insenatura naturale costiera. Inoltre, la notte di San Silvestro si può assistere alla prima alba dell’anno sulla penisola italiana.
Un luogo da non perdere nelle vicinanze di Punta Palascia sono le Cave di Bauxite, un giacimento di estrazione mineraria ormai dismesso in cui si è formato un laghetto verde smeraldo. Il colore dell’acqua crea un contrasto molto affascinante con le pareti rocciose circostanti, che brillano di un bel rosso intenso.

- Porto Badisco è una nota località balneare, meta turistica di notevole interesse storico-paesaggistico, dista 35 km da Lecce, 8 km da Santa Cesarea Terme e 15 km da Castro.
Otranto è diventata nel giro di pochi anni, una delle destinazioni più ricercate delle Puglia, dove è possibile trovare tutto l’occorrente per una vacanza perfetta: oasi naturali, meravigliosi monumenti, sapori unici, tanta movida e naturalmente l’immancabile calore della gente del sud.
Tra le più note località turistiche estive del Salento, Porto Cesareo è sicuramente una delle più amate. Si trova sulla costa jonica del Salento ed è caratterizzata da chilometri di spiagge cristalline e dune naturali in cui si respira un’atmosfera quasi caraibica.
Il clima è particolarmente clemente regalando estati calde, umide e siccitose ed inverni freschi e ventilati.

Porto Cesareo: tra attrazioni, spiagge ed eventi
Di fronte il lungomare di Porto Cesareo si erge un arcipelago di isolotti. Tra questi il più conosciuto è la cosiddetta “Isola dei conigli” la quale si può raggiungere attraverso un apposito servizio in barca. La località infatti è dotata di un piccolo porticciolo che ospita anche il mercato del pesce e diverse imbarcazioni.
Nei territori spiccano anche le suggestive torri d’avvistamento, conservate in ottimo stato, tra cui Torre Cesarea, Torre Chianca e Torre Lapillo.
Il paese e l’area costiera sono ricchi di piccoli locali, bar e ristoranti dove poter godere degli squisiti piatti tipici pugliesi, oltre che a numerosi hotel e villaggi turistici.
Per quanto riguarda gli eventi, spesso questi, ruotano intorno a ciò che viene organizzato negli stabilimenti balneari, con tante offerte diverse per andare incontro ai diversi gusti dei turisti.
La manifestazione religiosa più importante è quella in onore di Santa Cesarea, patrona del paese.
Vi è inoltre, una piccola “Via dello shopping“, dove appunto poter fare acquisti.
Attrattiva di molti vacanzieri è anche il Museo di biologia marina che venne inaugurato nel 1966, dove vi sono esposti pregevoli reperti che vanno dalla fauna marina mediterranea ed esotica fino ad invertebrati e vertebrati.

Cosa vedere nei dintorni
A pochi minuti da Porto Cesareo è possibile raggiungere le meravigliose spiagge di sabbia bianca di Punta Prosciutto. Qui, vi è stato istituito, inoltre, il Parco Palude del Conte.
Per chi volesse poi trascorrere una giornata o una serata nelle località più vicine, Porto Cesareo ha la peculiarità di trovarsi in una posizione strategica. A soli 30 km si può raggiungere la storica città di Lecce e a 30 minuti la cosiddetta “Perla dello Ionio” Gallipoli.
Chi decide quindi, di trascorrere le proprie vacanze in Puglia, o meglio, nel Salento, non avrà mai tempo di annoiarsi ma bensì avrà sempre modo di sentirsi come a casa, coccolato dal calore della gente del sud.
Si estende al centro della Puglia tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, coincidendo nella parte meridionale con l’altopiano delle Murge. Stiamo parlando della famosa Valle d’Itria, anche chiamata “Valle dei trulli” per via della presenza di queste tipiche costruzioni a cono.
In quest’ampia e piatta conca carsica, in cui i trulli, le verdeggianti campagne, accuratamente coltivati a vigneti, ad orti, ad alberi fruttiferi, i muretti a secco, i minuscoli viottoli campestri concorrono alla definizione di un ameno affascinante quadro paesistico.
Il clima è caratterizzato da inverni rigidi ed estati calde e lunghe ma spesso ventilate, con interessanti escursioni termiche.

La Valle d’Itria tra vigneti e uliveti
La Valle d’Itria accoglie i visitatori con una grande distesa di vitigni e uliveti. La viticoltura è tendenzialmente impiantata a bacca bianca, con i famosi vini di Locorotondo DOC e Martina Franca DOC; le varianti principali sono la Verdeca e il Bianco d’Alessano.
Nella Bassa Murgia si torna invece, alla classica vocazione pugliese per i rossi con il vitigno Primitivo, cardine della DOP Gioia del Colle.
Circondati da file di muretti a secco, dal bianco latte della calce degli inconfondibili trulli si stagliano estese campagne di uliveti che producono buonissimo olio extravergine d’oliva.

Tappe imperdibili nella Valle d’Itria
- Nel cuore della Valle d’Itria tappa d’obbligo è Alberobello, patrimonio dell’UNESCO dal 1996 con i suoi affascinanti trulli che, in uno scenario fiabesco ospita il Presepe vivente nel mese di dicembre e la Passione vivente nel periodo pasquale.
- Non da meno sono Cisternino con le sue campagne disseminate da queste costruzioni forma di trullo, insieme alla vicina Locorotondo; un bellissimo borgo chiamato cosi proprio per la caratteristica forma rotonda dell’abitato.
- Non molto distante, nel Comune di Castellana Grotte si possono visitare le famose Grotte di Castellana. La Grave, prima e più vasta caverna del sistema sotterraneo naturalmente collegata con l’esterno; e l’ultima e più bella caverna la Grotta Bianca, definita la più splendente del mondo.
- A pochi chilometri dalla provincia di Bari, troviamo Martina Franca (TA), il comune più popolato della Valle d’Itria. Noto per l’architettura barocca e il festival musicale che si tiene in estate.
- L’unica città della valle con sbocco sul mare è la bellissima Ostuni: la cosiddetta “Città Bianca”, per via del suo centro storico, un tempo, dipinto completamente con calce bianca.
- Verso la provincia di Brindisi, nella piana di Fasano, ricca di masserie, resort e antiche dimore, sorge l’omonima selva all’interno delle quale si trova lo Zoo Safari, un parco che ospita oltre 40 specie di animali allo stato selvatico.
- Molto vicino è il Parco Archeologico di Egnazia che si trova a pochi chilometri dal mare. Le sale del museo custodiscono per oltre 30 secoli di storia risalenti dall’età del bronzo, passando all’epoca romana fino al periodo tardo antico.

Prodotti tipici e percorsi turistici
Attualmente la Valle d’Itria è una delle zone con maggiore frequentazione turistica; ricca di numerosi centri storici, come molto numerose sono le masserie che offrono passeggiate, laboratori e degustazioni.
Essendo uno dei luoghi più suggestivi del territorio pugliese offre anche dei piatti caratteristici quali li gnummareddi, involtini di carne di agnello o vitello; la frittata di lampascioni, un tipo di cipolla selvatica; le orecchiette con cime di rapa e il buonissimo capocollo di Martina Franca, lonza del maiale.
Il territorio della valle è disseminato di aree boschive e scorci meno conosciuti ma che rappresentano uno spaccato che contraddistingue le murge dei trulli.
Diversi sono infatti, gli itinerari che si possono percorrere per gli appassionati di trekking o mtb, che raccolgono le contrade dei comuni della Valle d’Itria.
Tra gli itinerari più interessanti vi sono quelli lungo il canale dell’Acquedotto pugliese nei vari tratti percorribili o lungo il Canale Pirro, offrendo scenari indimenticabili.
Progettate le vostre prossime vacanze nel Salento? Ecco per voi le 10 cose da fare durante il vostro soggiorno in questa penisola protesa nel Mediterraneo.
Difficile non innamorarsi del Salento. É capace di affascinarti ancora prima di visitarlo e sono tanti i posti presi d’assalto ogni anno, sia in estate che in inverno, da turisti italiani e stranieri provenienti da tutto il mondo. Il Salento è una terra molto ampia, talmente ricca di luoghi interessanti e paesaggi meravigliosi, che non sempre è facile riuscire a muoversi nel modo giusto, soprattutto quando si hanno a disposizione pochi giorni di vacanza.
1) Visitare il centro storico di Lecce

Una città affascinante, ricca di storia e tradizione, caratterizzata da un centro storico bello come pochi al mondo. Un trionfo di decorazioni e costruzioni in stile barocco, realizzate con la raffinata pietra leccese, dorata e resistentissima. Il capolavoro della città è la Basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese. Le strade sono sempre vive, con un’atmosfera molto amichevole piena di gente nei caffè e gruppi di amici che si godono un gelato o cibo di strada. Altro da vedere? Piazza Sant’Oronzo, il salotto elegante di Lecce, l’anfiteatro romano e il Palazzo del Seggio, o Sedile, sede di mostre d’arte ed esposizioni, insieme al castello Carlo V. Il tutto immerso in un’atmosfera unica e suggestiva.
2) Le nostre prelibatezze

Per la gioia dei golosi, che neppure in vacanza vogliono rinunciare ad un piccolo peccato di gola: il pasticciotto è un dolce tipico della zona, fatto di pasta frolla e farcito con crema pasticcera. Effettivamente, è questa l’originale e deliziosa ricetta del pasticciotto, anche se oggi si sono diffuse altre varianti che propongono il pasticciotto al gusto di crema al cioccolato, crema e nutella, o marmellata, fino ad arrivare al “pasticciotto Obama”. Quest’ultimo è stato inventato dalla pasticceria Cherì, di Campi Salentina, che per omaggiare il presidente degli Stati Uniti ha creato un pasticciotto con crema e ripieno al cioccolato.
Certamente, sono molto famosi tutti i dolci a base di mandorla: dalle “paste secche” ai tipici mostaccioli, senza dimenticare la pasta di mandorla usata come glassa sulle torte o come ingrediente principale per l’agnello pasquale. Inoltre troviamo la puccia con le olive che è una delle prelibatezze del forno salentino. Profumata e genuina, vi sorprenderà con un gusto unico, perfetta per un pasto veloce in spiaggia o per una gustosa merenda.
3) Otranto

Dopo Lecce, dirigiamoci più a sud e giungiamo in zona Otranto: da queste parti sono tantissimi i luoghi da visitare. Iniziamo dai laghi Alimini, due specchi d’acqua a ridosso del mare circondati dal verde e a pochi passi da bellissime spiagge di sabbia finissima.
A seguire, merita una tappa il caratteristico laghetto di Bauxite, un luogo fuori dal mondo che saprà sorprendervi con i suoi colori surreali. Per finire, da non perdere assolutamente il faro di Punta Palascìa, ovvero il luogo più ad est d’Italia, arroccato su una costa rocciosa e frastagliata molto spettacolare.
E, dopo aver visitato i dintorni, non perdetevi il bellissimo borgo antico di Otranto: il porto, il castello e soprattutto la cattedrale, con i suoi spettacolari mosaici pavimentali bizantini, si imprimeranno in maniera indelebile nella vostra mente.
4) Fare un bagno alle Maldive del Salento

Una tappa obbligatoria per ogni turista che si rispetti, a Marina di Pescoluse troverete ad accogliervi una sabbia bianca finissima ed un mare limpido e cristallino. Caratteristiche che hanno fatto appunto guadagnare a questo magico posto, il paragone con la famosa località esotica, tanto rinomata proprio per la sua bellezza.
5) Partecipare ad una sagra locale

Ne vengono organizzate davvero tante: parliamo delle sagre locali che sono solitamente la celebrazione di una specialità salentina, prelibatezze locali, accompagnati da un trionfo di musica e tanto divertimento e inoltre troviamo, le feste popolari di paese, dedicate spesso al patrono. Dovete solo scegliere quella che più vi piace, c’è quella del pesce fritto, della frisa, della melanzana, della carne di cavallo, dell’anguria e tanto altro ancora.
6) Godersi il panorama dal ponte Ciolo

Scenografica località nel territorio di Gagliano del Capo, sul litorale di levante del Salento, il Ciolo prende il nome dalle “ciole”, nome dialettale dei corvi che popolano il piccolo canyon volteggiando sul blu intenso del mare. Scavato nel corso dei millenni dalle acque meteoritiche, il Ciolo è attraversato da un ponte di circa 30 metri d’altezza e di fronte avrete un panorama da mozzare il fiato, che sovrasta la piccolissima spiaggia dove il mare è quasi sempre calmo e dove, in estate, si possono ammirare le piroette e le acrobazie dei tuffatori che scelgono le alte scogliere per le loro imprese.
7) Visitare Santa Maria di Leuca: Finibus terrae

Tra le città più belle del Salento, Santa Maria di Leuca è sicuramente da non perdere. Nell’ultimo lembo di Puglia solo il mare segna il confine dell’orizzonte. In estate, il mare color smeraldo brulica di vita e barchette bianche. Il litorale frastagliato corre da Punta Mèliso a Punta Rìstola: calette sabbiose, anfratti, grotte, piccole insenature disegnano la linea della costa Ionica e Adriatica che s’incontrano di fronte al faro di Punta Mèliso e il Santuario. Da qui avrete una visuale fantastica su tutta la costa e il porticciolo, davvero indimenticabile, soprattutto al tramonto.
Sul promontorio di Santa maria di Leuca si scorgono ancora tracce d’insediamenti dell’età antica, antri magici e splendide ville ottocentesche. Dopo le rocce a picco sul mare troveremo Santa Cesarea Terme, la natura selvaggia di Castro e il porto di Tricase. Le grotte più famose? La Grotta del Diavolo, nei pressi di Punta Rìstola, la Grotta dei Giganti e quella del Presepe.
8) Passeggiare nelle campagne salentine

Durante una vacanza nel Salento, vale la pena fare delle lunghe passeggiate nelle periferie dei paesi, tutti circondati da grandi spazi verdi, dominati dagli ulivi secolari dalle forme contorte, da vigneti, terra rossa e da piante tipiche della vegetazione mediterranea. Imperdibile una bella passeggiata rigenerante tra i diversi ricami di muretti a secco che inframmezzano una proprietà con un’altra e perchè no, fare un piccolo break o un pic-nic accompagnando il pasto con un buon vino novello rosso e delle prelibatezze tipiche della zona. La campagna è adatta anche per gli amanti del trekking ed escursionisti che hanno voglia di esplorare la zona, conoscere una parte di biodiversità salentina ed imbattersi in qualche masseria diroccata o trullo, se vi trovate nelle zone di Alberobello.
9) Ballare la pizzica

Il Festival della Taranta è sicuramente l’evento salentino per eccellenza, che ogni anno, nel mese di agosto, vede molte piazze dei paesi salentini gremite di gente che balla a suon di tamburelli e chitarre. Il Festival della Taranta è un festival itinerante che si sviluppa all’interno di alcuni comuni salentini, quasi tutti appartenenti alla Grecìa Salentina. Paesi quali Martano, Sternatia, Cutrofiano, Galatina, fino a concludersi, come d’abitudine, con la celeberrima Notte della Taranta, a Melpignano è uno straordinario appuntamento folkloristico con la musica popolare che mira alla valorizzazione ed alla diffusione della cultura e delle tradizioni salentine.
10) Escursione in barca

Tra le cose da fare nel Salento sia che vi troviate sul versante Ionico, sia che siate su quello Adriatico, un giro in barca è sempre consigliatissimo, in quanto lungo la costa spesso ci sono delle cavità scavate dall’incessante azione delle onde e degli agenti atmosferici.
La costa del Salento è meravigliosa e variegata e spesso le piccole imbarcazioni consentono delle soste nei luoghi più belli per far fare il bagno in acque cristalline.
Intagliate nella costa rocciosa troverete una serie di grotte: la Grotta della Poesia, in località Roca Vecchia, fra San Foca e Torre dell’Orso. In prossimità di Porto Badisco, la Grotta dei Cervi, decorata con pittogrammi neolitici raffiguranti la caccia ai cervi. Verso Castro, la Grotta Azzurra, le grotte Palombara e la Grotta Zinzulusa, fino alla grotta Romanelli distanti fra loro poche centinaia di metri. Fra Castro e Santa Maria di Leuca, la Grotta del Drago, nota per una stalattite a forma di mostro preistorico. Sempre verso sud, la Grotta delle Cipollane, con i fondali colorati dal corallo rosso.
Allora, vi abbiamo convinto a fare le valigie e trasferirvi qui per la vostra estate in Salento?
La Puglia è una terra famosa per le sue bellezze naturali, artistiche, storiche e per la sua cucina conosciuta in tutto il mondo, ma anche per i tanti artisti che qui hanno avuto i natali, soprattutto attori pugliesi, molto apprezzati nel panorama cinematografico italiano e internazionale.

Gli attori pugliesi di ieri e di oggi
- Uno degli attori che ha portato la Puglia ad Hollywood è stato Rodolfo Valentino, nato a Castellaneta in provincia di Taranto nel 1895, partito per New York, all’età di soli 18 anni per inseguire il sogno americano, approda ad Hollywood dove sfonda come attore in diverse produzioni, fra cui “My Official Wife”, “The Quest of Life”, “The Foolish Virgin”.
- Il talento e la bellezza non mancano anche negli attori pugliesi del cinema dei giorni nostri: un esempio è Riccardo Scamarcio, classe 1979, originario di Trani. La sua fama al cinema arriva con il cult generazionale “Tre metri sopra il cielo” e da lì la sua carriera è tutta in ascesa persino in ruoli di produzioni internazionali come in “To Rome With Love” di Woody Allen.
- Titolato più bello d’Italia nel 1992 è l’attore e conduttore barese Ettore Bassi, classe 1970 che a soli 19 anni inizia a studiare teatro a Torino. Nel 1993 conduce la Banda dello Zecchino e nel 1994 inizia la sua carriera come attore nella miniserie TV “Italian Restaurant” e da quel momento sono tante altre le partecipazioni a fiction come “I ragazzi del muretto 3”, “Un posto al sole”, “Carabinieri” e la più recente “La porta rossa”.
- Fra le donne pugliesi si ricorda l’attrice e conduttrice bitontina Bianca Guaccero che ha esordito al cinema nel film “Terra bruciata” al fianco di Giancarlo Giannini e Michele Placido. Da quel momento tante sono state le partecipazioni a film e serie TV: fra le più famose “Capri”, “La terza verità”, “Mia madre” mentre fra le presenze come conduttrice, nel 2008 la co-conduzione del Festival di Sanremo e l’attuale conduzione del programma pomeridiano di Rai Due “Detto Fatto”.
Risate made in Puglia

- Re della risata indiscusso è l’attore barese, ma cresciuto a Capurso, Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone che ha nel suo curriculum alcuni dei film di maggior successo della storia del cinema italiano. La sua carriera da comico decolla a Zelig Off nel 2005 dove interpreta parodie di canzoni famose. Il suo esordio come attore avviene nel 2009 con il film “Cado dalle nubi” e da quel momento, si succedono una serie di successi ed incassi al botteghino: “Che bella giornata”, “Sole a catinelle”, “Quo vado?”, fino all’ultimo “Tolo Tolo”.
- È proprio in uno di questi film (“Cado dalle nubi”) che compare un altro famoso attore barese, Dino Abbrescia: “nato” attore di teatro, approda solo successivamente in film come “Io non ho paura”, “Manuale d’amore” e in serie TV come “Distretto di Polizia 10 e 11” o “Squadra Antimafia”.
- Portavoce dell’allegria pugliese in tutta Italia è anche il comico e attore di Bari Emilio Solfrizzi, laureatosi al DAMS di Bologna. Famoso per la coppia creata con l’amico Antonio Stornaiolo, “Toti e Tata”. Tanti sono i personaggi interpretati al cinema e in TV come il fortunato ruolo di Paolo Giorgi in “Tutti pazzi per amore”.
- Per ultimo, ma non meno importante, Pasquale Zagaria, più conosciuto come Lino Banfi, nato ad Andria e rappresentante di spicco del genere della commedia sexy all’italiana degli anni ’60 e ’80, molto apprezzato per il ruolo di Oronzo Canà in “L’allenatore nel pallone” e in altre commedie divertenti che strappano una risata ancora oggi. Di certo, il pubblico televisivo è ancora affezionato al suo ruolo di Nonno Libero in “Un medico in famiglia”.
Volete visitare Lecce e vivere la tipicità salentina in un colpo solo? Ebbene, se il tempo a vostra disposizione è davvero poco, non posso far altro che consigliarvi uno dei posti più antichi del paese, il quale nel corso degli anni ha subito dei cambiamenti notevoli, diventando un locale polifunzionale, dove poter gustare le delizie tradizionali leccesi. Vi parlo della “Boulangerie” di Lecce, il panificio storico di Lecce, nato nel 1990 a ridosso della piazza principale della meravigliosa città.

Il locale
Il locale si presenta con un nuovo restyling che si dipinge di un verde pastello sulle facciate, alternate da un bianco candido che colora i vari arredamenti e conferiscono un senso di freschezza e pulizia, illuminando il grande bancone dei prodotti esposti e che rendono la sala calda e accogliente.
Diventa il primo a sperimentare pani alternativi e ad allargare il concetto di panificio, che dall’ottobre scorso decide di abbracciare il mondo della pasticceria, ristorazione, rosticceria e bar.

I prodotti
Cosa possiamo trovare? Non solo la tipicità salentina, ma anche delle rivisitazioni della tradizione il tutto creato artigianalmente: tipici pasticciotti, rustici, puccette, puccie, pizzi, calzoni fritti ed al forno, taralli, frise, friselline, cartucce, murfettate, quaresimali, cupete, cartucci, mustaccioli, fruttoni, orecchiette, ovvero la nostra pasta fatta in casa.
La notte si lavora il pane, con mille proposte di farine speciali e farine bio: cereali, grano arso, semola con lievito madre, sesamo e tanti altri. Al mattino si preparano dei muffin nelle varianti del cioccolato e carota, un soffice plum-cake o per chi opta per una colazione sana e alternativa, si possono servire degli estratti di frutta di stagione e non, come mango, papaia e caco mela accompagnato da fette biscottate artigianali multi-cereali servite con marmellata biologica.


Non solo una boulangerie
L’orario dell’aperitivo è seguito dal pranzo con la possibilità di fare pause dal lavoro veloci senza però rinunciare alla qualità, mentre nel primo pomeriggio l’appuntamento è con il tè, le tisane e la cioccolata calda, dolci golosi e torte speciali.
Verso le 18:00 sfornano pane caldo e pizzeria gourmet!
Al calar della sera, le luci si abbassano e il locale si trasforma, diventando lounge dove poter bere in compagnia di un cocktail o di estratti naturali di frutta; il tutto da accompagnare con le loro pizze in teglia.


In questa boutique del pane troverete i loro prodotti da forno realizzati con materie prime di alta qualità e ad alta digeribilità, la loro gustosa gastronomia da asporto e la finissima pasticceria, che ogni giorno renderanno più saporite le vostre giornate.
Presso la Boulangerie a Lecce potete trovare tutto questo in un solo locale! Non vi resta che segnarvi l’indirizzo: Via G. Oberdan, 10, 73100 Lecce LE.
La Puglia è una regione che vanta tantissime bellezze paesaggistiche, naturali, artistiche, storiche, culturali e gastronomiche ma non solo…è anche la terra in cui sono nati tanti artisti del panorama musicale italiano che sono diventati famosi anche a livello mondiale. In questo articolo ti parleremo di alcuni dei cantanti pugliesi che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo ma anche degli artisti di “nuova generazione” che la storia la stanno scrivendo.

I cantanti pugliesi che hanno fatto la storia della musica italiana
Sono tanti i cantanti famosi pugliesi dei giorni nostri ma anche quelli che hanno fatto la storia della musica italiana, primo fra tutti, un artista le cui canzoni sono conosciute e cantate in tutto il mondo.
- “Nel blu dipinto di blu” è diventato un vero e proprio simbolo di italianità e il suo autore, Domenico Modugno, lo ricordano non solo le generazioni dei suoi anni ma anche i giovani di oggi. Nato a Polignano a Mare nel 1928, Modugno è stato un cantautore e chitarrista ma anche attore, regista e politico italiano.
- Renzo Arbore, nato a Foggia nel 1937 è un cantautore, conduttore radiofonico, showman, autore e conduttore televisivo, regista, compositore, attore: un artista a tutto tondo che è un vero vanto per la Puglia.
- Un altro cantautore pugliese è Nicola di Bari, nato a Zapponeta nel 1940. È fra gli artisti pugliesi e italiani più conosciuti all’estero, soprattutto in America Latina dove la sua musica è particolarmente apprezzata. Vinse il Festival di Sanremo nel 1971 con la famosa “Il cuore è uno zingaro” e l’anno successivo con “I giorni dell’arcobaleno”.

- Fra i cantanti famosi degli anni ’70 (che tutt’ora riscuote molto successo), c’è Albano Carrisi, nato a Cellino San Marco nel 1943. Noto al pubblico per i grandi successi musicali e cinematografici insieme alla storica compagna Romina Power: “Felicità”, “Nostalgia Canaglia”, “Ci sarà“, “Cara Terra Mia”, “Oggi sposi”.
- Fra le artiste che ben rappresentano la regione Puglia non si può non menzionare Anna Oxa, un mix di talento, espressività, innovazione che l’ha resa celebre al pubblico italiano. È nata a Bari nel 1961 e ha partecipato ben 14 volte al Festival di Sanremo, vincendolo due volte, nel 1989 con “Ti lascerò” insieme a Fausto Leali e nel 1999 con “Senza Pietà”.
Gli artisti pugliesi dei giorni nostri

- I talent show, le giovani proposte del Festival di Sanremo, i social network, stanno sempre di più portando alla ribalta giovani artisti pugliesi. Alcuni di questi hanno raggiunto la fama grazie al programma televisivo “Amici” di Maria de Filippi. Alcuni esempi sono Alessandra Amoroso ed Emma Marrone.
- Da menzionare anche il gruppo Boomdabash che vede la sua consacrazione al grande pubblico dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con il brano “Per un milione”. Prima di questo debutto, erano conosciuti per brani con intere strofe cantate nel dialetto salentino, un vero e proprio inno alle loro radici.
- Un’altra band salentina che deve il suo nome proprio ad un vino tipico di questa zona sono i Negroamaro. Dalla partecipazione a Sanremo del 2005 con il singolo “Mentre tutto scorre”, è un susseguirsi di successi fino a giungere ai live a San Siro.
- Molto legato alle sue origini tarantine, pur non essendo nato in Puglia, è Diodato. Il 2020 è di certo stato il suo anno dopo la vittoria al Festival di Sanremo con l’emozionante brano “Fai rumore” con cui ha vinto anche il Premio della critica “Mia Martini” e il Premio della sala stampa “Lucio Dalla”.
- Non si può non menzionare, fra i cantanti pugliesi, anche uno fra i primi fautori della musica rap in Italia, Caparezza, nome d’arte di Michele Salvemini. Nato a Molfetta nel 1973, deve la sua fama alla sua abilità di scrittore di testi pungenti, riflessivi e a volte di protesta. “Fuori dal tunnel” del 2003 è il primo brano con cui diventa famoso al grande pubblico.
- Sono ancora tanti gli artisti pugliesi di spicco della musica italiana, fra cui non si possono dimenticare Raf, di Margherita di Savoia e Dolcenera, artista rock dalla voce grintosa e potente, originaria di Galatina.
