Peschici: città garganica ricca di spiagge e baie mozzafiato
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Sulla costa settentrionale del Gargano sorge un piccolo centro abitato, Peschici, che attira numerosi turisti soprattutto durante la stagione estiva ed è diventata una località turistica balneare molto rinomata dove, oltre ad alberghi e residence, si trovano campeggi e villaggi turistici. Il paese è ricco di spiagge in cui si alternano paesaggi di natura incontaminata e acque cristalline ma anche bellezze storiche ed artistiche con reperti di grande pregio.

Cosa vedere a Peschici
Peschici è una piccola cittadina con degli scorci molto belli da ammirare e fotografare e stradine in cui perdersi fra negozietti di artigianato e di souvenir. La terracotta e il legno vengono lavorati da mastri artigiani per creare bellissimi soggetti fra cui il pesce e l’uccello definiti i simboli del Gargano, ma è anche fra queste viuzze e vicoletti che è possibile trovare ristoranti e locali in cui gustare ottime pietanze tipiche.
Fra le bellezze storiche da ammirare, sicuramente c’è il Castello del XIII secolo che gode di una vista bellissima sul mare, insieme alla Torre del Ponte ma anche chiese di pregio storico come quella di Sant’Elia e quella di Santa Maria del Suffragio (anche detta del Purgatorio) o, ancora, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, annoverata fra i monumenti più importanti del Gargano.
Per gli amanti della storia citiamo la Necropoli di Monte Pucci, utilizzata un tempo come luogo di sepoltura dove sono stati rinvenuti 24 ipogei. Un luogo carico di storia e di emozione in cui è possibile rivivere il passato grazie ai segni lasciati dall’uomo.

Le spiagge più belle
Non solo arte e storia nella bellissima Peschici ma anche baie e spiagge mozzafiato con acque cristalline certificate Bandiera Blu che hanno reso la cittadina uno dei gioielli del Gargano.
- Un esempio è la Baia di Manaccora, una delle caverne più ampie di tutta la costa Nord del Gargano, che si può raggiungere con dei tour organizzati per visitare le grotte oppure in barca.
- Ancora, Marina di Peschici, una distesa di spiaggia sabbiosa che si estende dal promontorio su cui sorge il paese fino all’aerea di Monte Pucci. Questo è uno dei famosi Trabucchi della costa garganica, strutture utilizzate per pescare e che oggi sono state trasformate in scenografici ristoranti a picco sul mare.
- A proseguire c’è Spiaggia Jalillo, una piccola insenatura adatta soprattutto ai più avventurosi che ricercano maggiore tranquillità ed una spiaggia più isolata che goda anche di fresco ed ombra.
- A poca distanza dal paese, c’è Spiaggia San Nicola, un’altra bella spiaggia di sabbia che ospita anch’essa un Trabucco e da cui è possibile osservare una piccola insenatura cioè un’altra spiaggia, quella di Procenisco.
- Da segnalare anche Spiaggia Zaiana, conosciuta soprattutto dai giovani. Di mattina è il luogo ideale per fare grandiosi tuffi, di sera è la location perfetta per i party estivi.
- Infine, Calalunga e Gusmay, veri e propri paradisi naturali adatti soprattutto a famiglie con bambini.

Attività da fare
- Peschici non offre soltanto relax e belle spiagge ai suoi turisti ma accontenta anche gli amanti degli sport acquatici come windsurf e kitesurf. Baia di Sfinale, una delle spiagge più estese di Peschici, ben si presta a questi sport grazie alle sue correnti favorevoli e alla sua esposizione a Sud Est (rispetto alle altre spiagge che sono orientate ad Ovest).
- Si possono svolgere anche altre attività cariche di adrenalina: infatti, noleggiando un gommone o partecipando ai tour organizzati, sarà possibile fare immersioni alla scoperta delle grotte garganiche fra acque cristalline e natura incontaminata. Non lontane da Peschici ci sono le bellissime Isole Tremiti che si possono raggiungere con le motonavi o partecipando ai tour organizzati.
- Gli amanti delle immersioni potranno ammirare sul fondale delle acque dell’Isola di Capraia, la statua di Padre Pio che si trova a 14 metri di profondità e che dal 1998 si innalza per 3 metri di altezza nelle acque cristalline di questo mare. Ma sarà bellissimo anche effettuare un tour guidato delle pittoresche grotte delle isole o fare delle belle nuotate in un’acqua limpida e pura.
- Sempre per gli amanti della natura non può mancare una gita lontano dal mare e a pochi km da Peschici l’ombrosa Foresta Umbra. Questa offre la possibilità di fare delle escursioni a piedi o in bicicletta o di praticare trekking fra gli alberi maestosi e l’aria pura di questo posto.

Piatti tipici
A Peschici è possibile gustare la cucina tipica del Gargano con piatti che rimarranno nel cuore dei turisti che la proveranno: una cucina semplice ma gustosa con protagoniste le materie prime del territorio.
Come antipasto non può mancare la bruschetta fatta con fette di pane abbrustolito, pomodori e olio extra vergine d’oliva e la pepata di cozze, servita in tegami di terracotta.
Ancora, la Paposcia, tipica di molti paesi del Gargano, è una ciabatta di pane realizzata con lievito madre e cotta su pietra, il cui condimento classico è con capperi, alici, scarola e olio d’oliva o anche con caciocavallo podolico.
Tra i dolci tipici, menzioniamo le Cartellate che vengono ricoperte di mandorle, miele o vin cotto o, ancora, i taralli che, oltre alla loro variante salata sono anche dolci.
Come raggiungere Peschici
Raggiungere la cittadina di Peschici è possibile in diversi modi:
- in auto, per chi proviene da Nord, imboccare l’A14 in direzione Bologna-Bari e uscire a Poggio Imperiale. Da lì, prendere la superstrada per Vico del Gargano e proseguire sulla statale garganica SS89 fino a Peschici.
Anche per chi proviene da Sud, imboccare l’A14 in direzione Pescara ed uscire sempre a Poggio Imperiale.
- In treno, la stazione ferroviaria più vicina a Peschici è quella di San Severo o Foggia, quindi una volta raggiunte queste città, sarà possibile arrivare nella località balneare garganica, servendosi dei bus Sita o Ferrovie del Gargano.
- In aereo, l’Aeroporto più vicino a Peschici è quello di Bari Palese (che dista dalla cittadina poco più di 200 km): con i mezzi di trasporto visti primi sarà facile raggiungere il bellissimo gioiello del Gargano.
Punta Palascia o Capo d’Otranto, imperdibile località in provincia di Lecce, è il punto più orientale d’Italia in cui poter ammirare il suggestivo faro. Il Faro è stato edificato nel 1867 e poi sostituito da un fanale ad energia solare situato presso la sede della Marina Militare. Qui, il 31 dicembre tanti giovani si incontrano per attendere la prima alba del nuovo anno, simbolo di buon auspicio, durante l’evento “Alba dei popoli”.
La Comunità Europea ha dichiarato questo faro fra i cinque più importanti del Mediterraneo e questa nomina l’ha riqualificato facendolo divenire meta di tanti turisti. Molti infatti si fermano proprio qui ad ammirare il tramonto e a scattare delle meravigliose foto.
Infatti, sono molti i fotografi professionisti o amatoriali che, incantati dalla bellezza dello scenario, non perdono l’occasioni di realizzare degli scatti.
Una scenografia molto apprezzata anche dal mondo del cinema, infatti il faro è comparso nel film “Mine Vaganti” e nella serie tv “Braccialetti rossi 2”.

Storia del Faro
Il nome Palascia deriverebbe, forse, da Panagia ossia la Vergine venerata in una chiesa rupestre. Fino al XIX secolo, in prossimità del faro, si ergeva una torre di avvistamento di epoca medioevale dalla quale si potevano controllare eventuali incursioni da parte di pirati turchi mentre. Fra il 1700 e il 1800 la torre non è stata più utilizzata e questo, assieme all’usura del tempo, l’ha ridotta ad un relitto. Della vecchia struttura in carparo, oggi non ne rimane più nulla. Il faro attuale, invece, è stato costruito nel 1867, posizionato più in basso rispetto alla torre di avvistamento.
Fino agli anni ’60 l’alimentazione del faro era il petrolio ma poi, con l’arrivo dell’energia elettrica, all’interno di esso furono costruiti degli ambienti per le famiglie dei guardiani del faro. Ora è invece alimentato da una cellula solare.
Cosa vedere a Punta Palascia
Dalla terrazza del faro, chiunque rimarrà senza fiato per via dello spettacolo che gli si manifesterà davanti agli occhi: l’incontro fra il Mar Ionio e il Mar Adriatico e, in giornate serene e di bel tempo, persino le coste dell’Albania. Il faro rappresenta anche il punto di accesso ad un sentiero imperdibile per tutti gli amanti dell’archeologia cioè la “Grotta dei Cervi”, all’interno della quale sono state scoperte delle tracce di arte di epoca Paleolitica. È un punto particolarmente frequentato dagli appassionati di trekking e passeggiate nella natura, fra i colori e i profumi della macchia mediterranea.
A poca distanza dal faro si trova il Museo multimediale del mare con postazioni multimediali che permettono ai visitatori di apprendere notizie sulla natura, sull’ambiente marino, la fauna e la flora della provincia di Lecce.
Come raggiungere Punta Palascia
Se si soggiorna ad Otranto, è possibile raggiungere Punta Palascia con uno dei bus cittadini (in circa 13 minuti) oppure avvalersi del servizio taxi. Infatti, il faro dista dalla città solo 3 km.
Per raggiungerlo in macchina, basta procedere lungo la Strada provinciale SP87 che da Otranto porta a Santa Cesarea Terme.
Caratterizzata da un intero quartiere di Trulli, la sua importanza storica e l’unicità architettonica, la città di Alberobello è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.

La storia dei Trulli di Alberobello
La storia di questi edifici nasce in tempi molto lontani, quando ai contadini imposero di edificare a secco, dovendo utilizzare quindi solo pietre. Trovarono pertanto, nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposte, la configurazione migliore.
I tetti furono poi abbelliti con pinnacoli decorativi, ispirati a motivi spirituali, simbolici e mistici.
Cosa vedere nel centro storico
Essendo molto piccolo, il borgo può essere visitato a piedi, districandosi nelle strettissime stradine che lo compongono e godendo di tutte le bellezze che gli appartengono.
Passeggiando scoprirete un mondo quasi magico e fiabesco, dove il colore bianco fa da padrone e dove trulli di ogni dimensione si susseguono alternandosi a negozietti di souvenir, ristoranti e locali.
I luoghi che maggiormente meritano attenzione sono il Rione Monti e il Rione Aia Piccola.

Il Rione Monti a sud della città, ospita l’affascinante Chiesa di Sant’Antonio a forma di trullo, risalente al 1927. Qui, via Monte Nero e via Monte Pasubio sorgono i trulli più antichi. Tra questi, i trulli Siamesi, due trulli uniti sulla sommità, con ingressi su due strade diverse.
Una delle tappe irrinunciabili è Casa Pezzolla, un vero e proprio museo, costituito da 15 trulli riconosciuti dall’UNESCO, quale patrimonio artistico d’interesse mondiale. È pensato come contenitore di attrezzi, reperti e testimonianze relative alla storia, alle tradizioni e al folklore.
Da non perdere sono inoltre, il Trullo Sovrano ad Aia Piccola, l’unico trullo su due piani e la Basilica d’Amore e il Belvedere di Alberobello, splendida balconata sul centro storico del Rione Monti.
Girando tra le botteghe non potrete fare a meno di una pausa nei trulli adibiti a ristorante, per gustare della tavola fra le più variegate d’Europa e dei prodotti tipici locali come le cime di rapa e la burrata pugliese.
Cosa vedere nelle vicinanze di Alberobello
Per chi volesse soggiornare più giorni, ci si può spostare nelle vicine città come Polignano a Mare, Monopoli e Castellana Grotte per scoprire le bellezze di questi posti e godere del bellissimo mare di queste zone.
Gallipoli dal greco classico “città bella” è conosciuta come “Perla dello Jonio”. Ad accogliervi nella Gallipoli più antica troverete il Castello Angioino, circondato quasi completamente dal mare. Questa struttura difensiva ricca di fascino in cui si fondono passato e presente, ospita grandi sale, le originarie catapulte e i cannoni usati per difendere la città.

Cosa vedere nel centro storico di Gallipoli
Una volta fuori dal Castello si aprono in un intreccio tantissime stradine suggestive insieme ad una rassegna di chiese, tra cui la cattedrale di Sant’Agata, sita nel punto più alto dell’isola, rappresenta uno dei principali monumenti dell’espressione barocca salentina.
Degni di nota, senza subbio, sono i due porti della città. Luoghi di approdo e ormeggio delle imbarcazioni, il porto più antico (il porto del peschereccio), si trova nei pressi della Fontana Greca al confine tra il borgo moderno e la città vecchia.
Il passaggio alla modernità è dato dal “Grattacielo” posto all’imbocco di Corso Roma, via nevralgica della città con i suoi negozi, i suoi bar e ristoranti, il teatro e il cinema, luogo di appuntamento per i giovani ma anche per le famiglie.
La città è in grado di offrire diverse tipologie di alloggio, in modo da soddisfare le esigenze più diverse, con hotel, B&B e camping.
Le spiagge più belle di Gallipoli
A Gallipoli non si fondono soltanto arte, cultura e storia. Il mare è uno degli elementi principali: una distesa di azzurro e sabbia finissima ricoprono il litorale da sud a nord, dove si trova la località di Rivabella, nota per i più importanti stabilimenti balneari.
Nella parte a sud si estende invece, un’alternarsi di sabbia e scogli in cui si trovano le discoteche e le spiagge più famose della zona.
La macchia mediterranea con piante e pinete tipiche circondano i lidi, tra cui una bellissima oasi protetta che è il Parco naturale regionale isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo.

Gli eventi più attesi di Gallipoli
Tra le tradizioni e il folklore possiamo citare la “Cuccagna a mare” tipica gallipolina e il Carnevale risalente al 1941.
La cucina gallipolina
La cucina è “un ingrediente” fondamentale: accade che gli abitanti e i turisti si immergano nelle succulente pietanze tipiche del posto, dove possiamo assaggiare la scapece, pesce fritto e fatto marinare tra strati di mollica di pane imbevuto con aceto e zafferano, la zuppa di pesce alla gallipolina, le pittule e la puccia.
Oltre al buon cibo non bisogna dimenticare l’ottimo vino locale (Malvasia, Negroamaro, Lambrusco) che tra l’altro fanno da padroni nelle sagre e nelle feste tipiche del paese.
Il sol, il vento, il mare sono una triade d’eccezione a favore di un clima favorevole tutto l’anno. Non si può non rimanere affascinati, ammaliati e sedotti da una città che si descrive come magica!

Denominata “Città Bianca” per via del suo caratteristico centro storico interamente dipinto con calce bianca, Ostuni si trova nella provincia di Brindisi in Puglia.
Dal 2009 riceve la Bandiera Blu e le 5 Vele di Legambiente per le pulizie delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti.

Il centro storico
Pittoresca e rinomata meta turistica, vanta un borgo medievale con tortuose stradine e abitazioni imbiancate con la calce. Divisa fra la città vecchia detta la “terra” e quella “marina” più recente, offre panorami suggestivi tra scalinate, vicoli e piazzette su cui si affacciano botteghe, piccoli negozietti e ristoranti tipici.
L’affascinante città sorge su tre colli nella Valle d’Itria, al cui centro si erge la quattrocentesca Cattedrale in stile romanico-gotico e il Palazzo Vescovile.
Nel centro storico, fra vicoli e intricante stradine vi si susseguono numerose chiese e dimore signorili.

Le masserie di Ostuni
Le attività economiche più dinamiche sono il turismo e l’agricoltura. Numerose, infatti, sono le “masserie”, cioè antiche fattorie fortificate, presenti nella selva e sulla costa, molte delle quali trasformate in lussuosi resort o agriturismi.
Sin dai primi del ‘900, Ostuni, è il polo turistico della provincia di Brindisi, nonché una delle mete turistiche per eccellenza, essendo parte integrante della valle d’Itria e dell’alto Salento.
Qui, lungo la costa del territorio si stagliano in un gioco di colori, spiagge di sabbia tra la macchia mediterranea; tra tutte Costa Merlata per la sua linea di coste estremamente frastagliate, che formano insolite e intime calette di sabbia.
Naturalmente non possono mancare gli alberghi, i B&B e i villaggi turistici insieme anche a numerosi ristoranti e pub.
Fra i piatti tipici, originari proprio della Città Bianca vi è il famoso piatto Fave e Cicorie; famosa è anche la Focaccia Ostunese, che si differenzia da quella barese per l’aggiunta della mozzarella.
Otranto situata sulla costa adriatica, è il comune più orientale d’Italia, in cui si dice vi è il punto di separazione tra mar Adriatico e mar Ionio, quasi un ponte fra Oriente e Occidente. Nelle giornate più limpide è possibile intravedere dalla costa le montagne dell’Albania, distanti solo 70 miglia marine.

Il centro storico di Otranto
La città affonda le sue radici in epoche antichissime, che hanno lasciato tra le sue strade importanti testimonianze storiche a artistiche, oggetto di ammirazione per curiosi e turisti.
Otranto si sviluppa attorno all’imponente Castello Aragonese e alla Cattedrale normanna terminata e aperta al culto nel 1088, con la sua notevole dimensione è da ritenersi la chiesa più grande di Puglia.
Passeggiando tra le strade, i vicoletti, i suggestivi monumenti e la magia del centro storico, le conferiscono un fascino ineguagliabile.
La città è in grado di offrire numerosi luoghi di interesse sia di giorno che di notte. È possibile infatti trascorrere le ore diurne nelle meravigliose spiagge che percorrono la costa orientale salentina per circa 20km.

Le baie più belle
Numerose sono le baie che vi si susseguono a Otranto:
- Torre Sant’Andrea, formata da un’insenatura sabbiosa, dopo la quale segue una costa caratterizzata da alte scogliere immerse nella macchia mediterranea.
- Conca Specchiolla la costa si presenta alta e rocciosa, con piccole insenature di sabbia. Dopo poco è possibile raggiungere Frassanito, località munita di campeggio con una lunga spiaggia sabbiosa nota per essere ritrovo di molti surfisti.
- La Baia dei Turchi è il luogo dove, secondo la leggenda, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell’assedio del XV secolo. La baia, appartiene alla pregiata Oasi protetta dei Laghi Alimini, uno degli ecosistemi più importanti del Salento e della Puglia.
- Baia di Santo Stefano, si presenta rocciosa con una piccola spiaggia e con molta vegetazione.
- Su Baia dell’Orte con vista sul Capo d’Otranto, o Punta Palascia, il punto più orientale d’ Italia, si apre una scogliera a picco sul mare. Qui, vi è collocato un faro il quale costituisce il punto di accesso alla “Grotta dei Cervi”, insenatura naturale costiera. Inoltre, la notte di San Silvestro si può assistere alla prima alba dell’anno sulla penisola italiana.
Un luogo da non perdere nelle vicinanze di Punta Palascia sono le Cave di Bauxite, un giacimento di estrazione mineraria ormai dismesso in cui si è formato un laghetto verde smeraldo. Il colore dell’acqua crea un contrasto molto affascinante con le pareti rocciose circostanti, che brillano di un bel rosso intenso.

- Porto Badisco è una nota località balneare, meta turistica di notevole interesse storico-paesaggistico, dista 35 km da Lecce, 8 km da Santa Cesarea Terme e 15 km da Castro.
Otranto è diventata nel giro di pochi anni, una delle destinazioni più ricercate delle Puglia, dove è possibile trovare tutto l’occorrente per una vacanza perfetta: oasi naturali, meravigliosi monumenti, sapori unici, tanta movida e naturalmente l’immancabile calore della gente del sud.
Tra le più note località turistiche estive del Salento, Porto Cesareo è sicuramente una delle più amate. Si trova sulla costa jonica del Salento ed è caratterizzata da chilometri di spiagge cristalline e dune naturali in cui si respira un’atmosfera quasi caraibica.
Il clima è particolarmente clemente regalando estati calde, umide e siccitose ed inverni freschi e ventilati.

Porto Cesareo: tra attrazioni, spiagge ed eventi
Di fronte il lungomare di Porto Cesareo si erge un arcipelago di isolotti. Tra questi il più conosciuto è la cosiddetta “Isola dei conigli” la quale si può raggiungere attraverso un apposito servizio in barca. La località infatti è dotata di un piccolo porticciolo che ospita anche il mercato del pesce e diverse imbarcazioni.
Nei territori spiccano anche le suggestive torri d’avvistamento, conservate in ottimo stato, tra cui Torre Cesarea, Torre Chianca e Torre Lapillo.
Il paese e l’area costiera sono ricchi di piccoli locali, bar e ristoranti dove poter godere degli squisiti piatti tipici pugliesi, oltre che a numerosi hotel e villaggi turistici.
Per quanto riguarda gli eventi, spesso questi, ruotano intorno a ciò che viene organizzato negli stabilimenti balneari, con tante offerte diverse per andare incontro ai diversi gusti dei turisti.
La manifestazione religiosa più importante è quella in onore di Santa Cesarea, patrona del paese.
Vi è inoltre, una piccola “Via dello shopping“, dove appunto poter fare acquisti.
Attrattiva di molti vacanzieri è anche il Museo di biologia marina che venne inaugurato nel 1966, dove vi sono esposti pregevoli reperti che vanno dalla fauna marina mediterranea ed esotica fino ad invertebrati e vertebrati.

Cosa vedere nei dintorni
A pochi minuti da Porto Cesareo è possibile raggiungere le meravigliose spiagge di sabbia bianca di Punta Prosciutto. Qui, vi è stato istituito, inoltre, il Parco Palude del Conte.
Per chi volesse poi trascorrere una giornata o una serata nelle località più vicine, Porto Cesareo ha la peculiarità di trovarsi in una posizione strategica. A soli 30 km si può raggiungere la storica città di Lecce e a 30 minuti la cosiddetta “Perla dello Ionio” Gallipoli.
Chi decide quindi, di trascorrere le proprie vacanze in Puglia, o meglio, nel Salento, non avrà mai tempo di annoiarsi ma bensì avrà sempre modo di sentirsi come a casa, coccolato dal calore della gente del sud.
Si estende al centro della Puglia tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, coincidendo nella parte meridionale con l’altopiano delle Murge. Stiamo parlando della famosa Valle d’Itria, anche chiamata “Valle dei trulli” per via della presenza di queste tipiche costruzioni a cono.
In quest’ampia e piatta conca carsica, in cui i trulli, le verdeggianti campagne, accuratamente coltivati a vigneti, ad orti, ad alberi fruttiferi, i muretti a secco, i minuscoli viottoli campestri concorrono alla definizione di un ameno affascinante quadro paesistico.
Il clima è caratterizzato da inverni rigidi ed estati calde e lunghe ma spesso ventilate, con interessanti escursioni termiche.

La Valle d’Itria tra vigneti e uliveti
La Valle d’Itria accoglie i visitatori con una grande distesa di vitigni e uliveti. La viticoltura è tendenzialmente impiantata a bacca bianca, con i famosi vini di Locorotondo DOC e Martina Franca DOC; le varianti principali sono la Verdeca e il Bianco d’Alessano.
Nella Bassa Murgia si torna invece, alla classica vocazione pugliese per i rossi con il vitigno Primitivo, cardine della DOP Gioia del Colle.
Circondati da file di muretti a secco, dal bianco latte della calce degli inconfondibili trulli si stagliano estese campagne di uliveti che producono buonissimo olio extravergine d’oliva.

Tappe imperdibili nella Valle d’Itria
- Nel cuore della Valle d’Itria tappa d’obbligo è Alberobello, patrimonio dell’UNESCO dal 1996 con i suoi affascinanti trulli che, in uno scenario fiabesco ospita il Presepe vivente nel mese di dicembre e la Passione vivente nel periodo pasquale.
- Non da meno sono Cisternino con le sue campagne disseminate da queste costruzioni forma di trullo, insieme alla vicina Locorotondo; un bellissimo borgo chiamato cosi proprio per la caratteristica forma rotonda dell’abitato.
- Non molto distante, nel Comune di Castellana Grotte si possono visitare le famose Grotte di Castellana. La Grave, prima e più vasta caverna del sistema sotterraneo naturalmente collegata con l’esterno; e l’ultima e più bella caverna la Grotta Bianca, definita la più splendente del mondo.
- A pochi chilometri dalla provincia di Bari, troviamo Martina Franca (TA), il comune più popolato della Valle d’Itria. Noto per l’architettura barocca e il festival musicale che si tiene in estate.
- L’unica città della valle con sbocco sul mare è la bellissima Ostuni: la cosiddetta “Città Bianca”, per via del suo centro storico, un tempo, dipinto completamente con calce bianca.
- Verso la provincia di Brindisi, nella piana di Fasano, ricca di masserie, resort e antiche dimore, sorge l’omonima selva all’interno delle quale si trova lo Zoo Safari, un parco che ospita oltre 40 specie di animali allo stato selvatico.
- Molto vicino è il Parco Archeologico di Egnazia che si trova a pochi chilometri dal mare. Le sale del museo custodiscono per oltre 30 secoli di storia risalenti dall’età del bronzo, passando all’epoca romana fino al periodo tardo antico.

Prodotti tipici e percorsi turistici
Attualmente la Valle d’Itria è una delle zone con maggiore frequentazione turistica; ricca di numerosi centri storici, come molto numerose sono le masserie che offrono passeggiate, laboratori e degustazioni.
Essendo uno dei luoghi più suggestivi del territorio pugliese offre anche dei piatti caratteristici quali li gnummareddi, involtini di carne di agnello o vitello; la frittata di lampascioni, un tipo di cipolla selvatica; le orecchiette con cime di rapa e il buonissimo capocollo di Martina Franca, lonza del maiale.
Il territorio della valle è disseminato di aree boschive e scorci meno conosciuti ma che rappresentano uno spaccato che contraddistingue le murge dei trulli.
Diversi sono infatti, gli itinerari che si possono percorrere per gli appassionati di trekking o mtb, che raccolgono le contrade dei comuni della Valle d’Itria.
Tra gli itinerari più interessanti vi sono quelli lungo il canale dell’Acquedotto pugliese nei vari tratti percorribili o lungo il Canale Pirro, offrendo scenari indimenticabili.
Progettate le vostre prossime vacanze nel Salento? Ecco per voi le 10 cose da fare durante il vostro soggiorno in questa penisola protesa nel Mediterraneo.
Difficile non innamorarsi del Salento. É capace di affascinarti ancora prima di visitarlo e sono tanti i posti presi d’assalto ogni anno, sia in estate che in inverno, da turisti italiani e stranieri provenienti da tutto il mondo. Il Salento è una terra molto ampia, talmente ricca di luoghi interessanti e paesaggi meravigliosi, che non sempre è facile riuscire a muoversi nel modo giusto, soprattutto quando si hanno a disposizione pochi giorni di vacanza.
1) Visitare il centro storico di Lecce

Una città affascinante, ricca di storia e tradizione, caratterizzata da un centro storico bello come pochi al mondo. Un trionfo di decorazioni e costruzioni in stile barocco, realizzate con la raffinata pietra leccese, dorata e resistentissima. Il capolavoro della città è la Basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese. Le strade sono sempre vive, con un’atmosfera molto amichevole piena di gente nei caffè e gruppi di amici che si godono un gelato o cibo di strada. Altro da vedere? Piazza Sant’Oronzo, il salotto elegante di Lecce, l’anfiteatro romano e il Palazzo del Seggio, o Sedile, sede di mostre d’arte ed esposizioni, insieme al castello Carlo V. Il tutto immerso in un’atmosfera unica e suggestiva.
2) Le nostre prelibatezze

Per la gioia dei golosi, che neppure in vacanza vogliono rinunciare ad un piccolo peccato di gola: il pasticciotto è un dolce tipico della zona, fatto di pasta frolla e farcito con crema pasticcera. Effettivamente, è questa l’originale e deliziosa ricetta del pasticciotto, anche se oggi si sono diffuse altre varianti che propongono il pasticciotto al gusto di crema al cioccolato, crema e nutella, o marmellata, fino ad arrivare al “pasticciotto Obama”. Quest’ultimo è stato inventato dalla pasticceria Cherì, di Campi Salentina, che per omaggiare il presidente degli Stati Uniti ha creato un pasticciotto con crema e ripieno al cioccolato.
Certamente, sono molto famosi tutti i dolci a base di mandorla: dalle “paste secche” ai tipici mostaccioli, senza dimenticare la pasta di mandorla usata come glassa sulle torte o come ingrediente principale per l’agnello pasquale. Inoltre troviamo la puccia con le olive che è una delle prelibatezze del forno salentino. Profumata e genuina, vi sorprenderà con un gusto unico, perfetta per un pasto veloce in spiaggia o per una gustosa merenda.
3) Otranto

Dopo Lecce, dirigiamoci più a sud e giungiamo in zona Otranto: da queste parti sono tantissimi i luoghi da visitare. Iniziamo dai laghi Alimini, due specchi d’acqua a ridosso del mare circondati dal verde e a pochi passi da bellissime spiagge di sabbia finissima.
A seguire, merita una tappa il caratteristico laghetto di Bauxite, un luogo fuori dal mondo che saprà sorprendervi con i suoi colori surreali. Per finire, da non perdere assolutamente il faro di Punta Palascìa, ovvero il luogo più ad est d’Italia, arroccato su una costa rocciosa e frastagliata molto spettacolare.
E, dopo aver visitato i dintorni, non perdetevi il bellissimo borgo antico di Otranto: il porto, il castello e soprattutto la cattedrale, con i suoi spettacolari mosaici pavimentali bizantini, si imprimeranno in maniera indelebile nella vostra mente.
4) Fare un bagno alle Maldive del Salento

Una tappa obbligatoria per ogni turista che si rispetti, a Marina di Pescoluse troverete ad accogliervi una sabbia bianca finissima ed un mare limpido e cristallino. Caratteristiche che hanno fatto appunto guadagnare a questo magico posto, il paragone con la famosa località esotica, tanto rinomata proprio per la sua bellezza.
5) Partecipare ad una sagra locale

Ne vengono organizzate davvero tante: parliamo delle sagre locali che sono solitamente la celebrazione di una specialità salentina, prelibatezze locali, accompagnati da un trionfo di musica e tanto divertimento e inoltre troviamo, le feste popolari di paese, dedicate spesso al patrono. Dovete solo scegliere quella che più vi piace, c’è quella del pesce fritto, della frisa, della melanzana, della carne di cavallo, dell’anguria e tanto altro ancora.
6) Godersi il panorama dal ponte Ciolo

Scenografica località nel territorio di Gagliano del Capo, sul litorale di levante del Salento, il Ciolo prende il nome dalle “ciole”, nome dialettale dei corvi che popolano il piccolo canyon volteggiando sul blu intenso del mare. Scavato nel corso dei millenni dalle acque meteoritiche, il Ciolo è attraversato da un ponte di circa 30 metri d’altezza e di fronte avrete un panorama da mozzare il fiato, che sovrasta la piccolissima spiaggia dove il mare è quasi sempre calmo e dove, in estate, si possono ammirare le piroette e le acrobazie dei tuffatori che scelgono le alte scogliere per le loro imprese.
7) Visitare Santa Maria di Leuca: Finibus terrae

Tra le città più belle del Salento, Santa Maria di Leuca è sicuramente da non perdere. Nell’ultimo lembo di Puglia solo il mare segna il confine dell’orizzonte. In estate, il mare color smeraldo brulica di vita e barchette bianche. Il litorale frastagliato corre da Punta Mèliso a Punta Rìstola: calette sabbiose, anfratti, grotte, piccole insenature disegnano la linea della costa Ionica e Adriatica che s’incontrano di fronte al faro di Punta Mèliso e il Santuario. Da qui avrete una visuale fantastica su tutta la costa e il porticciolo, davvero indimenticabile, soprattutto al tramonto.
Sul promontorio di Santa maria di Leuca si scorgono ancora tracce d’insediamenti dell’età antica, antri magici e splendide ville ottocentesche. Dopo le rocce a picco sul mare troveremo Santa Cesarea Terme, la natura selvaggia di Castro e il porto di Tricase. Le grotte più famose? La Grotta del Diavolo, nei pressi di Punta Rìstola, la Grotta dei Giganti e quella del Presepe.
8) Passeggiare nelle campagne salentine

Durante una vacanza nel Salento, vale la pena fare delle lunghe passeggiate nelle periferie dei paesi, tutti circondati da grandi spazi verdi, dominati dagli ulivi secolari dalle forme contorte, da vigneti, terra rossa e da piante tipiche della vegetazione mediterranea. Imperdibile una bella passeggiata rigenerante tra i diversi ricami di muretti a secco che inframmezzano una proprietà con un’altra e perchè no, fare un piccolo break o un pic-nic accompagnando il pasto con un buon vino novello rosso e delle prelibatezze tipiche della zona. La campagna è adatta anche per gli amanti del trekking ed escursionisti che hanno voglia di esplorare la zona, conoscere una parte di biodiversità salentina ed imbattersi in qualche masseria diroccata o trullo, se vi trovate nelle zone di Alberobello.
9) Ballare la pizzica

Il Festival della Taranta è sicuramente l’evento salentino per eccellenza, che ogni anno, nel mese di agosto, vede molte piazze dei paesi salentini gremite di gente che balla a suon di tamburelli e chitarre. Il Festival della Taranta è un festival itinerante che si sviluppa all’interno di alcuni comuni salentini, quasi tutti appartenenti alla Grecìa Salentina. Paesi quali Martano, Sternatia, Cutrofiano, Galatina, fino a concludersi, come d’abitudine, con la celeberrima Notte della Taranta, a Melpignano è uno straordinario appuntamento folkloristico con la musica popolare che mira allavalorizzazione ed alla diffusione della cultura e delle tradizioni salentine.
10) Escursione in barca

Tra le cose da fare nel Salento sia che vi troviate sul versante Ionico, sia che siate su quello Adriatico, un giro in barca è sempre consigliatissimo, in quanto lungo la costa spesso ci sono delle cavità scavate dall’incessante azione delle onde e degli agenti atmosferici.
La costa del Salento è meravigliosa e variegata e spesso le piccole imbarcazioni consentono delle soste nei luoghi più belli per far fare il bagno in acque cristalline.
Intagliate nella costa rocciosa troverete una serie di grotte: la Grotta della Poesia, in località Roca Vecchia, fra San Foca e Torre dell’Orso. In prossimità di Porto Badisco, la Grotta dei Cervi, decorata con pittogrammi neolitici raffiguranti la caccia ai cervi. Verso Castro, la Grotta Azzurra, le grotte Palombara e la Grotta Zinzulusa, fino alla grotta Romanelli distanti fra loro poche centinaia di metri. Fra Castro e Santa Maria di Leuca, la Grotta del Drago, nota per una stalattite a forma di mostro preistorico. Sempre verso sud, la Grotta delle Cipollane, con i fondali colorati dal corallo rosso.
Allora, vi abbiamo convinto a fare le valigie e trasferirvi qui per la vostra estate in Salento?
La Puglia è una terra famosa per le sue bellezze naturali, artistiche, storiche e per la sua cucina conosciuta in tutto il mondo, ma anche per i tanti artisti che qui hanno avuto i natali, soprattutto attori pugliesi, molto apprezzati nel panorama cinematografico italiano e internazionale.

Gli attori pugliesi di ieri e di oggi
- Uno degli attori che ha portato la Puglia ad Hollywood è stato Rodolfo Valentino, nato a Castellaneta in provincia di Taranto nel 1895, partito per New York, all’età di soli 18 anni per inseguire il sogno americano, approda ad Hollywood dove sfonda come attore in diverse produzioni, fra cui “My Official Wife”, “The Quest of Life”, “The Foolish Virgin”.
- Il talento e la bellezza non mancano anche negli attori pugliesi del cinema dei giorni nostri: un esempio è Riccardo Scamarcio, classe 1979, originario di Trani. La sua fama al cinema arriva con il cult generazionale “Tre metri sopra il cielo” e da lì la sua carriera è tutta in ascesa persino in ruoli di produzioni internazionali come in “To Rome With Love” di Woody Allen.
- Titolato più bello d’Italia nel 1992 è l’attore e conduttore barese Ettore Bassi, classe 1970 che a soli 19 anni inizia a studiare teatro a Torino. Nel 1993 conduce la Banda dello Zecchino e nel 1994 inizia la sua carriera come attore nella miniserie TV “Italian Restaurant” e da quel momento sono tante altre le partecipazioni a fiction come “I ragazzi del muretto 3”, “Un posto al sole”, “Carabinieri” e la più recente “La porta rossa”.
- Fra le donne pugliesi si ricorda l’attrice e conduttrice bitontina Bianca Guaccero che ha esordito al cinema nel film “Terra bruciata” al fianco di Giancarlo Giannini e Michele Placido. Da quel momento tante sono state le partecipazioni a film e serie TV: fra le più famose “Capri”, “La terza verità”, “Mia madre” mentre fra le presenze come conduttrice, nel 2008 la co-conduzione del Festival di Sanremo e l’attuale conduzione del programma pomeridiano di Rai Due “Detto Fatto”.
Risate made in Puglia

- Re della risata indiscusso è l’attore barese, ma cresciuto a Capurso, Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone che ha nel suo curriculum alcuni dei film di maggior successo della storia del cinema italiano. La sua carriera da comico decolla a Zelig Off nel 2005 dove interpreta parodie di canzoni famose. Il suo esordio come attore avviene nel 2009 con il film “Cado dalle nubi” e da quel momento, si succedono una serie di successi ed incassi al botteghino: “Che bella giornata”, “Sole a catinelle”, “Quo vado?”, fino all’ultimo “Tolo Tolo”.
- È proprio in uno di questi film (“Cado dalle nubi”) che compare un altro famoso attore barese, Dino Abbrescia: “nato” attore di teatro, approda solo successivamente in film come “Io non ho paura”, “Manuale d’amore” e in serie TV come “Distretto di Polizia 10 e 11” o “Squadra Antimafia”.
- Portavoce dell’allegria pugliese in tutta Italia è anche il comico e attore di Bari Emilio Solfrizzi, laureatosi al DAMS di Bologna. Famoso per la coppia creata con l’amico Antonio Stornaiolo, “Toti e Tata”. Tanti sono i personaggi interpretati al cinema e in TV come il fortunato ruolo di Paolo Giorgi in “Tutti pazzi per amore”.
- Per ultimo, ma non meno importante, Pasquale Zagaria, più conosciuto come Lino Banfi, nato ad Andria e rappresentante di spicco del genere della commedia sexy all’italiana degli anni ’60 e ’80, molto apprezzato per il ruolo di Oronzo Canà in “L’allenatore nel pallone” e in altre commedie divertenti che strappano una risata ancora oggi. Di certo, il pubblico televisivo è ancora affezionato al suo ruolo di Nonno Libero in “Un medico in famiglia”.