Lecce: la “Firenze del Sud”

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Un irresistibile connubio di storia e magia, palazzi e chiese, monasteri e conventi vi accoglieranno a Lecce anche chiamata la “Firenze del Sud“. Le origini della città risalgono all’età dei messapi, ma è in età romana che si sviluppa. Famosa per lo stile barocco nonché per le specialità gastronomiche che la caratterizza, è una località amata dai turisti che visitano la Puglia. Oltre alla sua bellezza, Lecce può contare la vicinanza con altri luoghi famosissimi del Salento. Si trovano qui infatti spiagge rinomate e di inestimabile bellezza dove a fare da protagoniste sono distese di sabbia bianca, scogliere selvagge e acque cristalline.

Anfiteatro Romano di Lecce firenze del sud
Anfiteatro Romano di Lecce ©Planetix via Canva

Centro storico di Lecce

Accedere al centro storico di Lecce è un’esperienza che lascia senza parole: basterà attraversare una delle tre “porte” che conducono al cuore della città e nello specifico Porta Napoli, Porta San Biagio o Porta Rudiae.
Passeggiando nel centro storico si avrà l’impressione di camminare in un museo: un susseguirsi di edifici, viuzze, chiese e monumenti sulle cui facciate spiccano la pietra leccese vi farà innamorare di questa città.
In primis la Basilica di Santa Croce con il suo magnifico rosone è l’esempio più emblematico del barocco leccese. Accanto a questo, l’ex Convento dei Celestini, continuando con innumerevoli chiesette greche e diversi musei (“Sigismondo Castromediano”, quello della Cartapesta e quello Diocesano).

Procedendo per le intricate stradine, lungo via Palmieri, si può ammirare il Teatro Paisiello fino all’ingresso in Piazza Duomo. Qui si trova la Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta con i suoi sfarzosi interni decorati in stile barocco con stucchi, marmo e bellissimi dipinti.

Usciti da Piazza Duomo verso sinistra, si può raggiungere l’altra parte della città (Porta Rudiae) mentre a destra ci si addentra nella Lecce Barocca.
Lungo il tragitto si possono apprezzare la Chiesa di Sant’Irene, bar, ristornati, negozietti di souvenir e librerie, fino a giungere nella bellissima Piazza Sant’Oronzo, dedicata al santo patrono di Lecce.

Al centro della Piazza vi è raffigurato il simbolo cittadino, la Lupa insieme ad un albero di leccio. Il toponimo Lupiae richiama la lupa, da cui Lecce trasse i suoi natali, mentre in contemporaneo Lecce fa riferimento all’albero di leccio, che avrebbe offerto riparo alla stessa lupa. Il leccio è, in effetti, un albero caratteristico della Terra d’Otranto.
Impossibile poi, non notare il magnifico Anfiteatro Romano costruito nel II sec d.C., dove si svolgevano spettacoli e giochi. Il teatro andò distrutto all’inizio del XX secolo a causa di alcuni terremoti ed oggi è visibile solo in parte, l’altra e tutt’ora sepolta. Tuttavia riesce a dare benissimo l’idea di quello che in passato ha significato per i cittadini leccesi che qui si divertivano durante i giochi.

Basilica di Santa Croce a Lecce firenze del sud
Basilica di Santa Croce a Lecce ©Gim42 via Canva

Via dello shopping

Dopo Piazza Sant’Oronzo, Via Libertini e Corso Vittorio Emanuele, assi portanti della città storica che collegano Porta Rudiae a piazza S.Oronzo, trovano la loro naturale prosecuzione in via Salvatore Trinchese, la strada del passeggio e dello shopping preferita dai leccesi.
Si trovano qui, infatti, numerosi negozi delle più note catene di distribuzione commerciale (Zara, Bershka, Calzedonia ecc) e non solo. Lungo la strada vi sono infatti numerosi bar, gelaterie e pasticcerie tra cui spicca la famosa pasticceria Natale, considerata da molti la migliore della città.
L’Ex Banco di Napoli, oggi sede del “Banco Lounge Bar” dopo il restauro, offre un’area ristorazione e un rooftop bar sulla terrazza-giardino, da cui si gode un panorama inedito sulla città.
Lungo la via dello shopping si incontrano inoltre due importanti teatri: il teatro “Politeama Greco”, in cui si svolgono spettacoli di prosa, musical, balletti e concerti e più avanti il Teatro Apollo, recentemente restituito agli spettacoli di qualità dopo trent’anni di oblio.
Noterete subito la fine di questa via una volte giunti a Piazza Mazzini, famosa per la sua fontana. Qui, durante le festività e sagre, l’amministrazione comunale è solita adibire degli stand o giostre per i bambini. Nei giorni normali, rappresenta un luogo di incontro e socialità grazie alla presenza delle numerose panchine dove i ragazzi si fermano a chiaccherare.

Movida

Il fulcro della vita sociale leccese si trova però in Piazza Sant’Oronzo e nell’adiacente Piazzetta di Santa Chiara che prende il nome dalla chiesa qui presente. E’ proprio in questa piazzetta che sono presenti, uno accanto all’altro, numerosi cocktail bar in cui i ragazzi amato sostare fino a tarda notte sorseggiando drink: l’Alibi Creative Pub o l’Urban Cafè, sono solo alcuni esempi. Altro locale super gettonato dai residenti ma un po’ più “nascosto” in quanto situato nelle viuzze lì intorno è il Quanto Basta; la sua presenza, tuttavia, é ben segnata dalla folla di ragazzi seduti fuori dal locale sui tanti gradini delle abitazioni circostanti.
Anche in Piazza Sant’Oronzo la movida si fa sentire grazie alla presenza di alcuni locali come il famoso Bar Martinucci (anche se definirlo bar è riduttivo) e Caffé Alvino, cosiderati i “re del pasticciotto“. Nonostante la presenza di numerosi posti a sedere, molti ragazzi preferiscono sorseggiare i propri drink seduti sui gradini della scalinata della Chiesa Santa Maria delle Grazie lì accanto ed ammirare la vista sul bellissimo anfiteatro romano.

Prodotti tipici

Come anticipato, il “pasticciotto leccese” è proprio un must di questa città e non si può non assaggiarlo in una delle tante pasticcerie della città. Secondo fonti certe però, il pasticciotto fu inventato a Galatina, una piccola cittadina non lontana da Lecce dalle mani del pasticcere Andrea Ascalone, nel lontano 1745, da cui prende il nome la pasticceria famosa.
A Lecce, gli indirizzi da segnalare sono i già citati Bar Martinucci, Caffé Alvino, Pasticceria L’Incontro e Pasticceria Natale.
Ad accompagnare il celebre dolce, non può mancare il caffè leccese, un caffè freddo con latte di mandorla tipico delle zone del Salento, diventato ormai celebre in tutta la Puglia.
Spostandoci sul “salato”, alcuni prodotti tipici sono:

  • la puccia salentina, un pane tipico della Puglia, croccante fuori e vuoto all’interno, ideale da farcire con insaccati, formaggi e condimenti sott’olio (funghi, peperoni, melanzane);
  • il rustico leccese, uno sfizioso disco di pasta sfoglia ripieno di pomodoro, mozzarella e besciamella;
  • la frisa salentina, una sorta di panetto tondeggiante di pane duro (anzi, durissimo), tagliata orizzontalmente in due dischi. Ciascuna metà è chiamata “frisa” e prima di mangiarla bisogna immergerla nell’acqua per qualche secondo per farla ammorbidire e successivamente condirla con sale, pomodorini e origano;
  • i maritati leccesi, unione (da qui “maritati”) di due celebri formati di pasta tipici pugliesi: le orecchiette e i maccheroncini. Questi sono preparati molto spesso fatti in casa e conditi con cime di rapa, salsa di pomodoro oppure con salsiccia e frierielli.
pasticciotto leccese a lecce
pasticciotto leccese ©sabinoparente via Canva

Eventi a Lecce

La festa per eccellenza di Lecce è senza dubbio quella dedicata al Santo Patrono: Sant’Oronzo (insieme ai suoi compatroni San Giusto e San Fortunato). Ogni anno, il 24, 25 e 26 agosto, Lecce festeggia con spettacoli, iniziative e manifestazioni in grado di coinvolgere l’intera popolazione e non solo.
I festeggiamenti vengono inaugurati ufficialmente il pomeriggio del 24 agosto, con i fedeli che si riuniscono in Piazza Duomo e danno vita alla lunga processione. La processione termina con la banda musicale e fuochi d’artificio, dopodiché si da il via alla grande festa. Per tre giorni di fila si susseguono una serie di spettacoli, concerti e rappresentazioni teatrali nonché celebrazioni gastronomiche.

Questo grande evento attira moltissimi turisti che nel periodo estivo scelgono la Puglia come destinazione per le loro vacanze. Nonostante ciò, a prescindere da quale sia il periodo, Lecce avrà sempre qualcosa da offrire ai suoi visitatori in ogni momento dell’anno.

A pochi minuti da Santa Maria di Leuca, sul litorale ionico salentino, Torre Vado prende il nome dall’omonima torre di avvistamento.

Acque cristalline, fondali bassi e grandi spazi per camminare; per accedere al mare, muretti a secco dividono la spiaggia dai terreni di terra rossa attraverso dei sentieri che tra la vegetazione portano al mare.

Una costa bassa e di facile accesso costeggia per circa 1 km il lungomare, fino a raggiungere delle fredde pozze di acqua sorgiva, Le Sorgenti. Queste ultime rappresentano un “luogo della memoria” in quanto utilizzate in passato dalle genti del posto per rinfrescarsi dopo una giornata di lavoro.

Principale attrattiva dei residenti e dei turisti dove qui possono fare dei bagni tonificanti e la possibilità di pescare diverse specie di pesci. Inoltre, si possono ammirare diverse specie di uccelli acquatici e nei mesi invernali persino i cigni.

Un piccolo porticciolo ospita l’attracco per piccole barche utilizzabili a noleggio per chi volesse fare delle gite in mare, oltre che un impianto sportivo. Il bellissimo porto turistico è scenario di numerose sagre e serate musicali.

Torre Vado
Torre Vado ©www.portoselvaggioresort.it

Come arrivare a Torre Vado

In Aereo:

  • Aeroporto di Brindisi 125km
  • Aeroporto di Bari 250km

In treno:

Per arrivare a Torre Vado in treno ci sono varie alternative:

  • Dalla stazione di Lecce prendere un treno regionale per Salve-Ruggiano e da lì proseguire con i collegamenti locali.
  • Dalla stazione di Lecce prendere la linea verde dell’ottimo servizio Salento in Bus
  • Dalla stazione di Lecce o qualsiasi altro posto usufruire del servizio NCC (noleggio con conducente) che vi porterà direttamente a destinazione.

In Auto:

  • Da Brindisi: SS613 direzione Lecce. Prima di arrivare a Lecce imboccare lo svincolo SS694 Tangenziale Ovest, dopo alcuni km imboccate lo svincolo SS101 per Gallipoli. Proseguire su questa strada che da Gallipoli in poi diventerà SS274 direzione Santa Maria di Leuca, imboccate l’uscita per Torre Vado.
  • Da Bari: SS16 direzione Brindisi e proseguite fino a Lecce senza mai cambiare direzione una volta giunti sulla SS613 seguire le indicazioni qui sopra.

Torre San Giovanni in Salento è una località nella marina di Ugento che affaccia sul mar Ionio.

Tra le più frequentate nei mesi estivi, deve il suo nome alla torre fatta costruire nel ‘500 da Carlo V per sorvegliare la costa. Molto particolare è il suo aspetto odierno, in quanto è rivestito con una piastrellatura a scacchi bianchi e neri, quindi facile da ricordare per i turisti e da individuare per i naviganti.

Proprio il faro della torre divide in due le coste: verso Nord con basse scogliere e acque piuttosto basse in cui si creano delle vere e proprie piscine naturali; nel lato a Sud, invece, si estendono lunghe spiagge bianche simili a paradisi terrestri con un immacolato mare turchese, pinete e dune. Intorno alla torre sono state, inoltre, scoperte delle mura messapiche.

Il territorio di Torre San Giovanni è molto esteso e variegato: sono presenti zone di interesse storico-archeologico (Contrada Pozze) e naturalistico (Pineta Comunale).

Torre San Giovanni
Torre San Giovanni ©diegofiore via Canva

Il mare e le spiagge

Le acque cristalline di Torre San Giovanni hanno ricevuto più volte il riconoscimento di Bandiera Blu. I fondali sabbiosi bassi rendono questo posto piacevole per vacanze in famiglia ma anche per divertirsi con gli amici. Meravigliose sono le calette da scoprire durante sessioni di snorkeling o escursioni in barca ma si possono praticare numerosi altri sport acquatici per ammirare la bellezza mozzafiato dei fondali.

Oltre al divertimento e agli sport, la spiaggia di Torre San Giovanni è perfetta per rilassarsi e divertirsi in uno dei tanti lidi attrezzati con lettini e ombrelloni. Spesso in molti stabilimenti ci sono anche degli ottimi ristoranti in cui gustare prelibate specialità di mare o frutta fresca e, per chiunque volesse tenersi in forma, è possibile cimentarsi in partite di calcio o beach volley presso uno dei numerosi campetti.

E al pomeriggio e alla sera, i lidi si trasformano in vere e proprio discoteche all’aperto con dj set dal vivo in cui ballare, divertirsi e socializzare fra un cocktail e un altro.

Cosa fare a Torre San Giovanni

  • Non c’è solo il mare a Torre San Giovanni: infatti, per tutti gli amanti delle passeggiate, ci sono percorsi di trekking nella natura incontaminata per godere di un po’ di tranquillità lontani dalla confusione delle spiagge. Durante le passeggiate si potrà ammirare la vegetazione tipica della macchia mediterranea, con ulivi e vigneti, come quella della Valle degli Armeculi e delle Gravine di Ugento.
  • Il corso cittadino è popolato e allegro: qui non mancano locali e bar che offrono intrattenimento serale con musica dal vivo e aperitivi ma anche schiuma party e serate a tema.
  • A Torre San Giovanni c’è anche un’ampia scelta di ristoranti che servono gustosi piatti della cucina tipica salentina, primi piatti di mare e fritture di pesce e polipi, accompagnati dal buon vino del Salento.
  • Nel periodo estivo diverse sono le feste patronali e le sagre che vengono organizzate. A luglio, ad esempio, si svolge la Sagra della Puccia, un tipico panino salentino che viene impastato con olive nere e condito con tonno, pomodorini e verdure locali. Ad agosto, invece, c’è la Sagra te li ciceri e tria, una tipica pasta fatta a mano condita con i ceci e pezzi di pasta fritta nell’olio.
  • Ancora, per i turisti che si trovano qui ad agosto, un’esperienza davvero caratteristica e divertente è quella di partecipare ai festeggiamenti in onore della Madonna dell’Aiuto, che si tengono il 10 e l’11 del mese. La statua della Vergine viene portata in barca e trasportata in mare seguita dai fedeli, dalle autorità e dalla banda musicale su barche o gommoni.

Tutti possono organizzare la propria vacanza da sogno nella splendida Torre San Giovanni, infatti qui si trovano numerose strutture ricettive adatte ad ogni budget. Si potrà scegliere fra hotel, B&B e villaggi turistici, in base alle proprie esigenze.

Torre San Giovanni
Torre San Giovanni ©diegofiore via Canva

Come arrivare a Torre San Giovanni

In Aereo:

In treno:

Per arrivare a Torre San Giovanni in treno ci sono varie alternative:

  • Dalla stazione di Lecce prendere un treno regionale e da lì proseguire con i collegamenti locali.
  • Dalla stazione di Lecce prendere la linea verde dell’ottimo servizio Salento in Bus.
  • Dalla stazione di Lecce o qualsiasi altra stazione, usufruire del servizio NCC che vi porterà direttamente a destinazione.

In Auto:

  • Da Brindisi: SS613 direzione Lecce. Prima di arrivare a Lecce, imboccare lo svincolo SS694 Tangenziale Ovest. Dopo alcuni km imboccate lo svincolo SS101 per Gallipoli. Proseguire su questa strada che da Gallipoli in poi diventerà SS274 direzione Santa Maria di Leuca, quindi imboccare l’uscita Taurisano-Ugento e proseguire per Ugento. Giunti in paese, seguite le indicazioni (5km) per Torre San Giovanni.
  • Da Bari: SS16 direzione Brindisi e proseguite fino a Lecce senza mai cambiare direzione. Una volta giunti sulla SS613, seguire le indicazioni qui sopra.

Torre Pali, una frazione di Salve, è una località balneare in provincia di Lecce a poca distanza da Gallipoli.

Anticamente veniva chiamata Marina di Sant’Antonio per via di una piccola chiesa dedicata al santo. Successivamente prevalse il nome di Pali a causa dei tanti pali in legno rinvenuti sulla battigia dopo le mareggiate. La torre, una delle tante costruite nel XVI secolo con funzione di avvistamento, fu costruita inizialmente sulla terraferma ma ora si trova completamente in mare a seguito dell’erosione costiera.

Torre Pali
Torre Pali ©www.portoselvaggioresort.it

Cosa vedere

Essendo una località balneare, la spiaggia di Torre Pali è rinomata per le sue acque cristalline ed in più, sin dal 2009, ha ricevuto diverse volte il riconoscimento della Bandiera Blu.

Lo scenario che si apre agli occhi di chi osserva è un alternarsi di sabbia e scogli come quello che si trova a pochi metri dalla spiaggia, chiamato Isola della Fanciulla, con un fondale ricco di ricci e molluschi, al quale sono legati numerose leggende.

Cosa fare

Torre Pali in Salento è una piccola cittadina davvero consigliata a chi cerca pace e tranquillità ma anche ampia scelta di strutture ricettive. È molto caratteristico recarsi presso il piccolo porticciolo turistico che ospita l’attracco per piccole imbarcazioni da noleggio: davvero particolare e suggestivo passeggiare in prossimità di questo luogo. Impossibile non fermarsi a pranzare o a cenare presso uno dei tanti ristoranti che offrono agli avventori la possibilità di gustare piatti della tradizione locale e a base di pesce freschissimo.

Per tutti gli amanti delle escursioni, super consigliate quelle in barca con visita guidata alle grotte di Leuca: la partenza è proprio da Torre Pali per ammirare le bellezze della costa fino a Santa Maria di Leuca, fra un tuffo ed un altro nelle acque limpide e cristalline, magari degustando prodotti locali proprio a bordo delle imbarcazioni che organizzano i tour.

Inoltre, da Torre Pali si possono raggiungere facilmente molte altre località del Salento come Gallipoli, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca o Lecce, posti bellissimi da visitare, ricchi di cultura e storia, ma anche famosi per la movida estiva.

Come arrivare

In aereo:

In treno:

Arrivare in treno fino a Lecce, e da lì servirsi delle reti ferroviarie locali fino a giungere a Salve (10km da Torre Pali), un’altra alternativa, giunti a Lecce, può essere l’ottimo servizio Salento in Bus presente durante tutto il periodo estivo.

In auto:

  • Da Brindisi: SS613 direzione Lecce. Prima di arrivare a Lecce imboccare lo svincolo SS694 Tangenziale Ovest, dopo alcuni km imboccate lo svincolo SS101 per Gallipoli. Proseguire sulla SS274 e seguire le indicazioni per Santa Maria di Leuca e prendere l’uscita Salve – Torre Pali e proseguire fino alla Marina di Torre Pali seguendo le indicazioni.
  • Da Bari: SS16 direzione Brindisi e proseguite fino a Lecce senza mai cambiare direzione una volta giunti sulla SS613 seguire le indicazioni qui sopra.

Centro abitato più a sud dell’intera provincia, Santa Maria di Leuca, ha una precisa origine.

Il nome “Leuca” venne attribuito dagli antichi marinai greci che vedono il posto come illuminato dal sole e quindi leukos, bianco. Nasce invece dai Romani, un altro nome cui viene associata, ovvero “de finibus terrae“. Il nome “Santa Maria”, fu voluto da San Pietro che sbarcato qui, lo dedicò alla Vergine.

Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca ©balatedorin via Canva

Il Santuario Finis Terrae

Il santuario Finis Terrae nasce su un antico tempio dedicato alla dea Minerva. L’interno del santuario è a un’unica navata con sei altari laterali. La facciata della chiesa è divisa in due da una trabeazione; la zona inferiore, arricchita con epigrafi e stemmi, è divisa in cinque scomparti da quattro lesene, due delle quali, terminano con due statue. Nella parte centrale, si apre il portale di ingresso, mentre altri due, più piccoli, sono posti alle due estremità.

Il Faro di Santa Maria di Leuca

Il faro di Santa Maria di Leuca è situato sulla Punta Melisio. La torre ottagonale si trova a 47 mt sul livello del suolo e a 102 dal livello del mare.

Si può raggiungere la cima attraverso una scala composta da 254 gradini e ammirare il mozzafiato panorama sui due mari, con ad oriente i monti dell’Albania, ad occidente i monti della Calabria e a mezzogiorno l’isola di Corfù.

La costa di Leuca presenta una caratterizzazione diversa da costa a costa: quella sull’Adriatico (Levante) si presenta alta e frastagliata, quella sullo Ionio (Ponente) più bassa e omogenea.

Faro di Santa Maria di Leuca
Faro di Santa Maria di Leuca ©diegofiore via Canva

Le grotte

La costa di Levante ospita numerose grotte come quella delle Cazzafri, quella del Pozzo, del Brigante, per finire con l’insenatura del Ciolo.

Sulla litoranea che porta a Gallipoli nei presi di Punta Ristola, si incontra la Grotta Porcinara ed infine la Punta del Diavolo cosi chiamata a causa dei cupi rimbombi; qui sono stati scoperti dei reperti del Neolitico.

Sulla costa di Ponente troviamo invece la Grotta dei Giganti, del Bambino e quella del Presepe, cosi chiamata per la presenza di stalattiti che richiamano la Natività.

Le feste paesane

Naturalmente non possono mancare le feste del paese. Ogni 15 agosto si festeggia la Madonna di Santa Maria di Leuca con una processione per le vie del paese, fino al porto dove viene imbarcata su una paranza di pescatori.

La particolare posizione geografica di Santa Maria ha favorito il contatto di diverse popolazioni mediterranee e la nascita di bellissime dimore e ville ottocentesche che una domenica di maggio vengono aperte al pubblico. Qui, all’interno di ogni villa, vengono illustrate le caratteristiche storiche ed architettoniche. Inoltre il percorso guidato prevede la degustazione di specialità gastronomiche o esposizioni architettoniche. Di regola l’accesso è gratuito o stabilito dal proprietario.

Come arrivare a Santa Maria di Leuca

In Aereo:

  • Aeroporto di Brindisi 130km
  • Aeroporto di Bari 250km

In treno:

Arrivare in treno fino a Lecce, e da lì servirsi delle reti ferroviarie locali fino a giungere a Gagliano del Capo (5km da Santa Maria di Leuca, un’altra alternativa, giunti a Lecce, può essere l’ottimo servizio Salento in Bus presente durante tutto il periodo estivo.

In Auto:

  • Da Brindisi: SS613 direzione Lecce. Prima di arrivare a Lecce imboccare lo svincolo SS694 Tangenziale Ovest, dopo alcuni km imboccate lo svincolo SS101 per Gallipoli. Proseguire sulla SS101 e seguire le indicazioni per Santa Maria di Leuca
  • Da Bari: SS16 direzione Brindisi e proseguite fino a Lecce senza mai cambiare direzione una volta giunti sulla SS613 seguire le indicazioni qui sopra.

Santa Maria al Bagno in Salento è una località turistica del comune di Nardò.

Il suo nome rimanda alla Torre del Fiume fatta costruire nel XVI secolo da Carlo V e di cui adesso rimangono solo i quattro torrioni. Lo scopo di questa edificazione era quella di proteggere la popolazione dato che la località sorgeva in una posizione molto strategica per l’approvvigionamento dell’acqua e diveniva spesso preda delle razzie dei pirati.

Santa Maria al Bagno è una ridente e vitale cittadina durante la stagione estiva, tuttavia si possono fare delle piacevoli gite anche nelle belle giornate primaverili e autunnali.

Santa Maria al Bagno
Santa Maria al Bagno ©diegofiore via Canva

La spiaggia e il mare di Santa Maria al Bagno

La spiaggia di Santa Maria al Bagno è caratterizzata da tratti sabbiosi, ideali per una vacanza con bambini, e da coste più rocciose, perfette per chi ama i paesaggi selvaggi. Qui si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno per trascorrere una rilassante vacanza: lidi attrezzati, bar, ristoranti e la possibilità di fare immersioni subacquee o praticare altri sport acquatici. Imperdibili sono anche le escursioni in barca (che si possono prenotare in una delle tante agenzie) per ammirare la bellezza di tutta la costa.

Sicuramente capiterà di notare la Montagna Spaccata, chiamata così perché è stata spaccata durante gli scavi effettuati nella scogliera per creare la strada di collegamento fra Santa Maria al Bagno e Lido Conchiglie. È proprio qui che tutti gli amanti dello snorkeling potranno ammirare tanti pesci colorati.

Cosa vedere

  • Chi trascorre le proprie vacanze qui non potrà naturalmente non notare le Quattro Colonne restanti dell’antica Torre del Fiume. È un posto molto suggestivo che, dopo il restauro avvenuto fra gli anni ’60 e ’70, è divenuta la meta principale dei turisti. Nel tempo questa è diventata anche la location per importanti concerti come quelli di Domenico Modugno, Adriano Celentano e Ray Charles.
Le Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno
Le Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno ©boerescul via Canva
  • Per tutti gli amanti della storia, una piacevole scoperta è sapere che nella cittadina è stato inaugurato nel 2009 il Museo della Memoria e dell’Accoglienza che accoglie testimonianze della II Guerra Mondiale e della persecuzione degli Ebrei ad opera dei nazisti, come i celebri murales di Zivi Miller.
  • Poco distanti da Santa Maria al Bagno è possibile ammirare le Ville eclettiche delle Cenate che si trovano lungo la strada che da qui porta a Nardò. Si tratta di ville dell’‘800 in cui è possibile rinvenire elementi architettonici e artistici di stili diversi (da qui il termine Eclettismo).
  • Per una giornata diversa da trascorrere con i propri bambini, imperdibile è l’Acquario del Salento per scoprire tutti i segreti del mondo sottomarino, con tanti percorsi ludici e laboratori.

Eventi

Il clima favorevole di Santa Maria al Bagno la rende una località piacevole per trascorrere le proprie vacanze settembrine e, se capita di trovarsi in questo mese nel piccolo borgo, sarà molto suggestivo prendere parte alle Feste Patronali in onore di Santa Maria il 12 settembre: in questa occasione, si svolge una caratteristica processione in mare e vengono organizzate delle sagre per gustare i piatti tipici.

A pochi giorni di distanza, dal 16 al 19 settembre, si tiene la festa in onore di San Giuseppe da Copertino. Durante i festeggiamenti il borgo si illumina con delle splendide luminarie e fuochi pirotecnici.

Come arrivare a Santa Maria al Bagno

In auto: percorrere la A14 fino a Bari, quindi imboccare la SS16 in direzione Lecce. Procedere per circa 25 km lungo la SS101 fino all’uscita Galatone. Imboccare Santa Maria al Bagno e infine la SP90.

In treno: da qualsiasi città d’Italia prendere un treno con destinazione Lecce. Una volta giunti nel capoluogo, sarà sufficiente prendere un bus per raggiungere Santa Maria al Bagno (in alternativa, si potrà prendere un treno fino a Nardò).

In aereo: giungere all’Aeroporto di Brindisi, quindi prendere un treno o un bus fino a Lecce e da qui spostarsi verso Santa Maria al Bagno in uno dei due modi visti sopra.

Nella splendida cornice del Canale di Otranto dalle acque limpidissime, si erge un borgo antico dal fascino multiforme: Santa Cesarea Terme.

A 50km da Lecce, situata sulla costa sud-orientale del Salento, rappresenta una delle mete salentine più ambite dai viaggiatori in cerca di relax e benessere. Questo grazie anche alle acque termali benefiche che sgorgano dal sottosuolo che sono, infatti, un vero elisir di bellezza e di salute.

Santa Cesarea Terme
Santa Cesarea Terme ©pilat666 via Canva

Centro storico di Santa Cesarea Terme

Alla bellezza della costa rocciosa a picco sul mare, si uniscono le suggestioni di un centro abitato dalle atmosfere liberty e del rinomato stabilimento termale. Nella fascia intermedia si scopre il caratteristico abitato costeggiato da bellissime ville, tra cui Villa Sticchi e Villa Raffaelli, mentre, nella parte alta, con le campagne circostanti dove potrete ammirare numerosi vigneti e uliveti, la quale custodisce alcuni siti di elevato interesse storico e paesaggistico come la trecentesca Chiesa Madre del Sacro Cuore.

Salendo ulteriormente la collina, raggiungerete un boschetto di pini d’Aleppo dove si trovano anche un piccolo parco giochi per i più piccoli e il Belvedere raggiungibile con una piacevole passeggiata. Qui ammirerete in un solo sguardo l’intera costa fino a Leuca e, nei giorni in cui il cielo è più terso, sono ben visibili dall’altra parte del mare le alte montagne albanesi.

Storia di Santa Cesarea Terme

Ufficialmente, Santa Cesarea Terme nasce come comune autonomamente amministrato soltanto nel 1913. Questo splendido comune del Salento è sbocciato tardi, per via dei numerosi attacchi da parte dei Saraceni lungo le coste.

Nel Cinquecento i continui scontri allontanavano la popolazione, e resero difficile la creazione di un centro urbano. Solo nell’Ottocento le grotte e le acque sulfuree dalle proprietà curative, furono riscoperte, trasformando Santa Cesàrea Terme in una rinomata stazione idrotermale, adornata da splendide ville nobiliari e borghesi. Nel tempo, a cavallo tra Ottocento e Novecento, il borgo crebbe tanto da diventare più grande dei centri vicini e nacque così il bisogno di avere adeguata amministrazione.

Le leggende popolari

Le benefiche acque sono anche le protagoniste di alcune delle più affascinanti leggende della tradizione popolare.
La città prende il nome dalla sua Santa Patrona; la tradizione popolare racconta che Cesaria Vinciguerra nacque nel XIV secolo. La Santa perse la madre che era ancora adolescente, e per fuggire alle inappropriate attenzioni del padre si rifugiò in una grotta della marina di Castro, sotto un colle roccioso presso Otranto, attorno al quale poi nacque il paese. Il padre nel tentativo di rapirla fu inghiottito dalle onde, e da allora una sorgente di acqua sulfurea sgorga proprio da quel punto. La giovane donna decise comunque di continuare la sua vita in quella grotta, votata a una totale dedizione a Dio. Dopo la sua morte, fu eretta una chiesa dove i pellegrini potessero recarsi in pellegrinaggio.

Secondo un’altra leggenda, le acque di Santa Cesarea avrebbero, invece, origini mitologiche legate alla sconfitta sui Campi Flegrei dei Leuterni da parte di Ercole. Alcuni di questi giganti, che si dice fossero temprati nel fuoco e nello zolfo, riuscirono a fuggire al semidio e a nascondersi nelle grotte salentine della zona di Santa Cesarea, all’interno delle quali, dalla dissoluzione nell’acque delle sostanze generate dai loro corpi in decomposizione, nacquero le sorgenti sulfuree.

Terme di Santa Cesarea

Se Santa Cesarea Terme è diventata, in un certo senso, la capitale del wellness salentino è grazie alle sue benefiche acque salso-bromo-iodiche-solfuree-fluorurate che sgorgano da quattro grotte marine naturali (chiamate Fetida, Sulfurea, Gattulla e Solfatara) ad una temperatura di circa 30 gradi.  

Questo tipo di acque vengono considerate un vero e proprio patrimonio dal punto di vista medico in quanto vantano elevate proprietà terapeutiche. Si rivelano particolarmente efficaci nella cura delle patologie alle vie respiratorie, sono in grado di alleviare dolori e disturbi dell’apparato muscolo scheletrico, trattamenti delle patologie dell’epidermide, sino ai bagni e ai massaggi, e grazie alla presenza del bromo, vantano effetti sedativi utili in caso di stress, affaticamento, agitazione ed insonnia e, da qualche anno, sono impiegate anche nell’ambito della medicina estetica.
Presso la struttura è, inoltre, possibile godere di speciali trattamenti che, oltre alle acque e ai fanghi, sfruttano anche altri prodotti naturali a chilometro zero. Da provare lo scrub all’olio e foglie d’ulivo, il trattamento a base di miele e vino Negramaro oppure di sale marino, e le docce termali.

Inoltre sono presenti dei stabilimenti balneari:

  • il Caicco un lido storico, terrazzato a più livelli su una scogliera a picco sul mare.
  • La Piscina Sulfurea, con una splendida piscina di acque termali a 30° con vista e accesso al mare, facilmente accessibile grazie ad una scala scavata nella roccia che permettono di godere allo stesso tempo di tutti i piaceri e i benefici delle cure termali e di una vacanza balneare.
Santa Cesarea Terme
Santa Cesarea Terme ©tupungato via Canva

Eventi

  • Tra gli eventi di Santa Cesarea Terme quello più importante, nel mese di luglio, è la “Notte blu”. Una versione alternativa delle tradizionali notti bianche, con negozi e diverse strutture museali aperte. Caratterizzata in questo caso dal tema del risparmio energetico, viene infatti celebrata in una notte di luna piena, e quindi naturalmente più luminosa. L’intera notte è animata da una serie di spettacoli, opere teatrali, artisti di strada, cabaret e degustazioni di piatti tipici.
  • La Santa Patrona, che dà anche il nome alla città, è particolarmente amata. Ogni anno l’11 e il 12 settembre si tiene la Festa Patronale di Santa Cesarea Vergine. La celebrazione inizia con una processione che si snoda tra le strade della città, e prosegue in mare, con la benedizione delle onde e un corteo di imbarcazioni che arriva fino alla grotta dove si dice che la Santa abbia trascorso gran parte della sua vita, votata alla preghiera.
  • Da non perdere il Palio di Santa Cesarea, durante il quale viene premiato il miglior vogatore di “voga alla veneta” (consiste nel vogare in piedi per vedere se c’è sufficiente fondale per la navigazione). Non mancano spettacolari fuochi d’artificio, degustazioni e la tradizionale “pizzica salentina”.

Caratterizzata da un intero quartiere di Trulli, la sua importanza storica e l’unicità architettonica, la città di Alberobello è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.

Trulli di Alberobello
Trulli di Alberobello ©nicholasmoulds via Canva

La storia dei Trulli di Alberobello

La storia di questi edifici nasce in tempi molto lontani, quando ai contadini imposero di edificare a secco, dovendo utilizzare quindi solo pietre. Trovarono pertanto, nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposte, la configurazione migliore.

I tetti furono poi abbelliti con pinnacoli decorativi, ispirati a motivi spirituali, simbolici e mistici.

Cosa vedere nel centro storico

Essendo molto piccolo, il borgo può essere visitato a piedi, districandosi nelle strettissime stradine che lo compongono e godendo di tutte le bellezze che gli appartengono.

Passeggiando scoprirete un mondo quasi magico e fiabesco, dove il colore bianco fa da padrone e dove trulli di ogni dimensione si susseguono alternandosi a negozietti di souvenir, ristoranti e locali.

I luoghi che maggiormente meritano attenzione sono il Rione Monti e il Rione Aia Piccola.

Trulli di Alberobello
Trulli di Alberobello ©sky_blue via Canva

Il Rione Monti a sud della città, ospita l’affascinante Chiesa di Sant’Antonio a forma di trullo, risalente al 1927. Qui, via Monte Nero e via Monte Pasubio sorgono i trulli più antichi. Tra questi, i trulli Siamesi, due trulli uniti sulla sommità, con ingressi su due strade diverse.

Una delle tappe irrinunciabili è Casa Pezzolla, un vero e proprio museo, costituito da 15 trulli riconosciuti dall’UNESCO, quale patrimonio artistico d’interesse mondiale. È pensato come contenitore di attrezzi, reperti e testimonianze relative alla storia, alle tradizioni e al folklore.

Da non perdere sono inoltre, il Trullo Sovrano ad Aia Piccola, l’unico trullo su due piani e la Basilica d’Amore e il Belvedere di Alberobello, splendida balconata sul centro storico del Rione Monti.

Girando tra le botteghe non potrete fare a meno di una pausa nei trulli adibiti a ristorante, per gustare della tavola fra le più variegate d’Europa e dei prodotti tipici locali come le cime di rapa e la burrata pugliese.

Cosa vedere nelle vicinanze di Alberobello

Per chi volesse soggiornare più giorni, ci si può spostare nelle vicine città come Polignano a Mare, Monopoli e Castellana Grotte per scoprire le bellezze di questi posti e godere del bellissimo mare di queste zone.

Gallipoli dal greco classico “città bella” è conosciuta come “Perla dello Jonio”. Ad accogliervi nella Gallipoli più antica troverete il Castello Angioino, circondato quasi completamente dal mare. Questa struttura difensiva ricca di fascino in cui si fondono passato e presente, ospita grandi sale, le originarie catapulte e i cannoni usati per difendere la città.

Gallipoli
Gallipoli ©Ladiras via Canva

Cosa vedere nel centro storico di Gallipoli

Una volta fuori dal Castello si aprono in un intreccio tantissime stradine suggestive insieme ad una rassegna di chiese, tra cui la cattedrale di Sant’Agata, sita nel punto più alto dell’isola, rappresenta uno dei principali monumenti dell’espressione barocca salentina.

Degni di nota, senza subbio, sono i due porti della città. Luoghi di approdo e ormeggio delle imbarcazioni, il porto più antico (il porto del peschereccio), si trova nei pressi della Fontana Greca al confine tra il borgo moderno e la città vecchia.

Il passaggio alla modernità è dato dal “Grattacielo” posto all’imbocco di Corso Roma, via nevralgica della città con i suoi negozi, i suoi bar e ristoranti, il teatro e il cinema, luogo di appuntamento per i giovani ma anche per le famiglie.

La città è in grado di offrire diverse tipologie di alloggio, in modo da soddisfare le esigenze più diverse, con hotel, B&B e camping.

Le spiagge più belle di Gallipoli

A Gallipoli non si fondono soltanto arte, cultura e storia. Il mare è uno degli elementi principali: una distesa di azzurro e sabbia finissima ricoprono il litorale da sud a nord, dove si trova la località di Rivabella, nota per i più importanti stabilimenti balneari.

Nella parte a sud si estende invece, un’alternarsi di sabbia e scogli in cui si trovano le discoteche e le spiagge più famose della zona.

La macchia mediterranea con piante e pinete tipiche circondano i lidi, tra cui una bellissima oasi protetta che è il Parco naturale regionale isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo.

Gallipoli
Gallipoli ©Isaac74 via Canva

Gli eventi più attesi di Gallipoli

Tra le tradizioni e il folklore possiamo citare la “Cuccagna a mare” tipica gallipolina e il Carnevale risalente al 1941.

La cucina gallipolina

La cucina è “un ingrediente” fondamentale: accade che gli abitanti e i turisti si immergano nelle succulente pietanze tipiche del posto, dove possiamo assaggiare la scapece, pesce fritto e fatto marinare tra strati di mollica di pane imbevuto con aceto e zafferano, la zuppa di pesce alla gallipolina, le pittule e la puccia.

Oltre al buon cibo non bisogna dimenticare l’ottimo vino locale (Malvasia, Negroamaro, Lambrusco) che tra l’altro fanno da padroni nelle sagre e nelle feste tipiche del paese.

Il sol, il vento, il mare sono una triade d’eccezione a favore di un clima favorevole tutto l’anno. Non si può non rimanere affascinati, ammaliati e sedotti da una città che si descrive come magica!

Scapece salentina
Scapece salentina

Denominata “Città Bianca” per via del suo caratteristico centro storico interamente dipinto con calce bianca, Ostuni si trova nella provincia di Brindisi in Puglia.

Dal 2009 riceve la Bandiera Blu e le 5 Vele di Legambiente per le pulizie delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti.

Ostuni
Ostuni ©ladiras via Canva

Il centro storico

Pittoresca e rinomata meta turistica, vanta un borgo medievale con tortuose stradine e abitazioni imbiancate con la calce. Divisa fra la città vecchia detta la “terra” e quella “marina” più recente, offre panorami suggestivi tra scalinate, vicoli e piazzette su cui si affacciano botteghe, piccoli negozietti e ristoranti tipici.

L’affascinante città sorge su tre colli nella Valle d’Itria, al cui centro si erge la quattrocentesca Cattedrale in stile romanico-gotico e il Palazzo Vescovile.

Nel centro storico, fra vicoli e intricante stradine vi si susseguono numerose chiese e dimore signorili.

Ostuni centro storico
Ostuni centro storico ©domenicolacava via Canva

Le masserie di Ostuni

Le attività economiche più dinamiche sono il turismo e l’agricoltura. Numerose, infatti, sono le “masserie”, cioè antiche fattorie fortificate, presenti nella selva e sulla costa, molte delle quali trasformate in lussuosi resort o agriturismi.

Sin dai primi del ‘900, Ostuni, è il polo turistico della provincia di Brindisi, nonché una delle mete turistiche per eccellenza, essendo parte integrante della valle d’Itria e dell’alto Salento.

Qui, lungo la costa del territorio si stagliano in un gioco di colori, spiagge di sabbia tra la macchia mediterranea; tra tutte Costa Merlata per la sua linea di coste estremamente frastagliate, che formano insolite e intime calette di sabbia.

Naturalmente non possono mancare gli alberghi, i B&B e i villaggi turistici insieme anche a numerosi ristoranti e pub.

Fra i piatti tipici, originari proprio della Città Bianca vi è il famoso piatto Fave e Cicorie; famosa è anche la Focaccia Ostunese, che si differenzia da quella barese per l’aggiunta della mozzarella.